Valle Caudina: Ferrovia, passeggeri presi in giro

Redazione
Valle Caudina: Ferrovia, passeggeri presi in giro

I disagi riguardanti i treni della Valle Caudina continuano sempre di più. Dopo un avviso apparso soltanto venerdì, stamattina sono iniziate le prime peripezie (di una lunga serie).
Il treno come al solito ha portato il suo ritardo, ma abbastanza contenuto solo 16 minuti. All’arrivo del treno nella stazione di San Martino c’erano già pronti due pullman per trasportare i passeggeri fino a Benevento, ma i primi disagi sono sorti appena i viaggiatori avevano già preso posto su entrambi i pullman.
I passeggeri, dopo che si sono accomodati e dopo aver caricato i bagagli, vengono avvisati che un pullman ha come destinazione la stazione di Benevento Centrale, mentre l’altro Benevento Appia. Le persone, con pazienza fuori dal comune, scendono per prendere posto nei pullman loro assegnati in base alla destinazione, passano quindi altri 15 minuti, ma fin qui è tutta normale amministrazione.
Durante il tragitto i viaggiatori del pullman con destinazione Benevento Appia si informano dove devono prendere il mezzo per il ritorno e il personale gentilmente risponde che resta tutto normale come quando viaggiano col treno, quindi in stazione.
Ma così non è stato, alle ore 13:00 i viaggiatori si sono recati in stazione ed hanno chiesto conferma, ma il personale risponde che la fermata è a pochi metri di distanza davanti all’Eurospin e, fin qui, nulla di strano. Dopo qualche minuto arrivano due persone facenti parte del personale delle ferrovie che avvisano i viaggiatori che la fermata è stata cambiata, quindi bisogna recarsi davanti al negozio “Elettroshop” a circa 50 metri.  Insieme al personale i viaggiatori si recano alla fermata ma dopo una lunga attesa e dopo una telefonata effettuata dal personale, si viene a conoscenza che il pullman era già passato con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario del treno e per giunta si era fermato un po’ più su davanti al bar lasciando a piedi i viaggiatori ed il personale costretti ad attendere sotto al sole fino alle 14:45.
Ma è possibile che nonostante tutte le lamentele che oramai sono divenute quotidiane chi di dovere non è in grado di organizzare il lavoro? I  viaggiatori si ritrovano a dover affrontare questi disagi sotto il sole con temperature incandescenti.
Non era forse il caso che determinati lavori venissero effettuati nel mese di agosto, quando ormai non viaggiano né studenti né lavoratori ormai alle prese con le meritate ferie?