Valle Caudina: gli studenti e le scelte calate dall’alto

Redazione
Valle Caudina: gli studenti e le scelte calate dall’alto
Valle Caudina: gli studenti e le scelte calate dall'alto

Valle Caudina: gli studenti e le scelte calate dall’alto. L’Unione degli studenti caudini ha inviato una lettera alla nostra redazione per chiedere alla classe dirigente locale un lor coinvolgimento diretto circa le scelte da fare per quanto riguarda l’apertura o meno delle scuole.

Scelte locali

Gli studenti chiamano in causa  i vertici locali delle amministrazione. In quanto, secondo loro sul questo piano vanno fatte le scelte e non demandare a realtà lontane.

Viene chiamata in causa anche l’Unione dei comuni della Città Caudina dei Servizi. Insomma, i ragazzi chiedono di diventare degli interlocutori delle amministrazioni locali, ma ecco la lettera.

Tra i numerosi dibattiti sui social e articoli di stampa locale sul tema scuola, noi studenti caudini non possiamo di certo esimerci dal dire la nostra.

Rivolgendoci alla classe dirigente locale, chiediamo chiarezza e interlocuzione con la componente studentesca. Ancora una volta constatiamo la polarizzazione di un dibattito inconcludente sulla scuola, banalizzato a Dad sì e Dad no.

Non comprendiamo la scelta di svolgere tavoli provinciali, sulla base di sondaggi epidemiologici ufficiosi, che mettano sulla stessa barca comuni a distanza di chilometri. L’invito regionale e del comitato tecnico scientifico è chiaro: bisogna agire sul piano locale. I tavoli provinciali in una valle che vede istituti superiori in due province diverse sono palesemente infruttuosi.

La valle caudina è una terra a sé con le sue esigenze ed i suoi amministratori. Ha dirigenti scolastici a piena conoscenza delle positività della comunità studentesca, soprattutto grazie al lavoro delle asl locali,.

E  ha persino una unione dei comuni, che ci aspettiamo faccia finalmente da collante per i nostri comuni e leghi amministrativamente il nostro territorio. Noi giovani studenti, con un neonato sindacato, in qualche modo lo stiamo facendo.

La nostra non è certo una polemica ma un invito affinché i sindaci caudini, in questo momento tanto delicato ed investiti di importanti responsabilità, dialoghino insieme a tutta la comunità scolastica per raggiungere un punto di sintesi ed un’unica visione sul da farsi. Noi ci siamo, e voi?