Valle Caudina: Goffredo Covino lascia la scuola
Valle Caudina. Il prof scende dalla cattedra, chiude il registro, saluta con un sorriso ed uno sberleffo, sapendo di aver fatto, per ben 43 anni, il suo dovere con la passione del primo giorno.
Anche per Goffredo Covino è arrivato il tanto sospirato momento di tagliare il traguardo della pensione. Docente di educazione musicale, Goffredo ha iniziato ad insegnare nel 1976, due anni prima del sequestro Moro, quando presidente del consiglio era Giulio Andreotti ed al Quirinale c’era Giovanni Leone.
Il giovane prof ha formato generazioni e generazioni di ragazzi non solo alla musica, ma anche è sopratutto alla vita. Negli ultimi venti anni ha insegnato alla scuola media di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, scegliendo di non avvicinarsi mai alla sua Valle Caudina e alla sua Roccabascerana.
Con un post sul suo profilo facebook, all’insegna dell’ironia che lo contraddistingue, ha detto addio a questa parte fondamentale della sua vita. Goffredo non era solo un insegnante, è stato sopratutto un maestro perchè ha insegnato ai suoi ragazzi ma ha saputo anche imparare da loro, rendendo vera quella grande osmosi che ci dovrebbe essere tra generazioni.
E poi li ha conquistati tutti alla musica, a questa arte sopraffina che migliora la vita di noi tutti. Non crediate, però, davvero che per Goffredo sia arrivato il momento di trascorrere le giornate seduto su di una panchina o a guardare gli altri lavorare.
Il maestro Covino continuerà a suonare il pianoforte e magari tornerà in tournée negli Stati Uniti o in Sud America ad accompagnare qualche ugola d’oro.
Del resto, il neo pensionato alla tenera età di cinque anni, con una faccia davvero tosta, salì sul podio per dirigere l’orchestra della Nato e quei musicisti stettero anche al gioco. Allora noi che siamo grandi amici di Goffredo, salutiamo con piacere il suo pensionamento perchè sappiamo che rallegrerà tante serate e magari potrà riformare quel mitico gruppo, Mutua Assistenza, di cui facevano parte, Angelo Cioffi, Mario Napolitano ed Hermes Catalano.
Ma questa è un’altra storia……
