Valle Caudina: i bimbi di Airola non tornano a scuola

Redazione
Valle Caudina: i bimbi di Airola non tornano a scuola

Valle Caudina: i bimbi di Airola non tornano a scuola. I dati precisi si conosceranno a breve. Appare evidente, però, che pochissimi genitori hanno mandato i loro figli ad Airola questa mattina. Nel centro caudino si contano ancora più di cinquanta persone positive. Un dato preoccupante che ha portato le mamme ed i papà a fare una scelta netta.

La decisione del sindaco

Proprio sulla scorta dell’aumento delle persone positive, il sindaco di Airola Michele Napoletano aveva deciso di continuare con la didattica a distanza sino a sabato scorso.

Probabilmente, il primo cittadino avrebbe emanato ancora una nuova ordinanza per continuare a tenere le scuole chiuse. Ma Napoletano, come tutti gli altri sindaci, sono stati precettati dai vari prefetti.

Le loro ordinanze, infatti, vengono vietate dal decreto del presidente del consiglio dello scorso primo di aprile. Ed, infatti, questa mattina le scuole sono tornate in presenza, per quanto riguarda la Valle Caudina, anche a Pannarano e a Roccabascerana.

Proprio ieri, invece, Giacomo Buonanno, sindaco di Moiano ha ripristinato la didattica a distanza sino a sabato 24 aprile. Lo ha fatto perché aumentano i positivi ed ieri, Moiano ha toccato la cifra di 28 nuovi contagiati.

Le decisioni dei genitori

Ma al di là delle iniziative  del governo, della regione e dei primi cittadini conta davvero solo quello che decidono i genitori. In alcuni casi, come ad esempio, ad Airola si teme per l’incolumità dei bambini.

Così, le aule vengono disertate. Attenzione, però, perché non si tratta di una decisione priva di conseguenze. Superato un determinato numero di assenze, le mamme ed i papà devono giustificare il motivo.

Altrimenti, per loro potrebbero scattare denunce penali. Insomma, si apre un capitolo ancora più incerto di quello che è stato chiuso con il decreto dello scorso primo aprile. L’atteggiamento del governo non aiuta di certo.

In alcuni casi, come ad esempio, proprio le scuole sembra avere il pugno di ferro. In altri, invece, come gli assembramenti trionfa il vivi e lascia vivere.