Valle Caudina: i tre cervinaresi che hanno vegliato sulla salma del Santo Padre

Don Francesco, Astrid ed Alessandro oggi hanno vissuto un'emozione unica

Redazione
Valle Caudina: i tre cervinaresi che hanno vegliato sulla salma del Santo Padre

Valle Caudina: i tre cervinaresi che hanno vegliato sulla salma del Santo Padre. Non ci sono le parole adatte per raccontare certe emozioni. Momenti unici che si vivono in silenzio, nel raccoglimento e nelle parole di una preghiera, pronunciate a voce bassa per rispetto del luogo e del momento. Battiti di cuore che non saranno mai uguali a tutti gli altri.

Dovevano essere veramente emozionati. La morte di Papa Francesco sta suscitando commozione in tutto il mondo. I tre cervinaresi hanno fatto il loro dovere, espletando il turno di un’ora, per la veglia d’onore alla salma di Papa Francesco.

Come vi abbiamo anticipato nell’articolo di ieri sera si tratta di don Francesco Vetrone, Astrid Casale e Alessandro Clemente. Tutti e tre iscritti all’azione cattolica. L’associazione continua la tradizione di vegliare la salma dei Pontefici che ha preso il via nel 1878 quando morì Pio IX, l’ultimo Pa/RE.  L’associazione allora si chiamava Gioventù Italiana di Azione Cattolica. Solo nel 1904 assumerà il nome di Azione Cattolica.

Don Francesco, Astrid e Alessandro hanno raggiunto Roma di buon mattino. Il sacerdote ha anche celebrato messa, seguita con grande partecipazione dai due ragazzi. Poi, tutti e tre sono entrati nella Basilica di San Pietro, dove, da ieri mattina, è stata traslata la salma del Papa venuto dalla fine del mondo.

Hanno atteso il loro turno ed hanno vegliato dalle 12,00 alle 13,00, aspettando poi il cambio di altri ragazzi. Hanno vegliato mentre un fiume umano continua a scorrere, inarrestabile, da ieri mattina per dare un piccolo saluto a questo Pontefice così diverso da tutti gli altri, che è subito entrato nel cuore del mondo.

L’ora della veglia resterà nella mente e nel cuore di don Francesco, Astrid e Alessandro. Un giorno potranno raccontare quello che hanno provato in quei sessanta minuti. Oggi non si può, si deve continuare a vegliare e a pregare perché la sede è vacante perché, in queste ore, Cristo non ha il suo vicario sulla terra.

Proprio in queste ore non possono non venire in mente le parole del profeta Isaia. «Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte?». La sentinella risponde: «Viene la mattina, e viene anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; tornate un’altra volta».

Chi ha il dono delle fede lo sa. Dopo la notte viene sempre la mattina. L’alba tornerà, la luce porterà un nuovo vicario di Cristo sulla terra e sarà diverso da Papa Francesco. Ma il Santo Padre argentino resterà nei cuori di questa umanità confusa, resterà anche nei cuori di chi non crede eppure non poteva non emozionarsi con le sue parole d’amore e di accoglienza e con i suoi gesti concreti. Viene la mattina e viene anche la notte.