Valle Caudina: il covid morde ancora, 4 positivi a San Martino e 2 decessi in Irpinia
Valle Caudina: il covid morde ancora, 4 positivi a San Martino e 2 decessi in Irpinia. Non abbassare la guardia. Lo ha detto chiaramente il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca. Purtroppo, le ultime notizie che arrivano dall’asl di Avellino e dall’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati confermano questo allarme del governatore campano.
Nelle ultime ore, presso il Moscati di Avellino è deceduta una persona di appena 61 anni di Sperone. Un altro decesso, invece, si registra al Frangipane di Ariano Irpino. Si tratta di un 85enne di Flumeri. Ciò vuol dire che di covid si continua a morire.
L’asl di Avellino, invece, nel report quotidiano rende noto che ci sono 34 nuovi positivi in Irpinia. Il dato arriva da 1003 tamponi processati. Purtroppo, quattro di questi positivi sono San Martino Valle Caudina. E questo vuol dire che il covid non lascia la Valle.
Si tratta di quattro componenti lo stesso nucleo familiare. Basta davvero poco per ripiombare nell’incubo. Un solo comportamento scorretto ne trascina tanti altri e può essere devastante. Ma ecco cosa ha detto il presidente De Luca.
Le parole di De Luca
Faccio appello ai nostri concittadini affinché tutti abbiano comportamenti responsabili. Il fatto di essere collocati in ‘zona gialla’. Se da un lato conferma che la linea di rigore produce risultati positivi. Dall’altro provoca effetti drammatici,. Non è un liberi tutti.
Così, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.“Già negli ultimi giorni registriamo un incremento di ricoveri nelle nostre strutture sanitarie. Primo allarme che va segnalato a tutti.
Un allarme che richiede il ripristino di comportamenti corretti nelle strade, nelle piazze, negli esercizi commerciali. Una settimana di comportamenti irresponsabili può trasformarsi in mesi di chiusure”, ha concluso il governatore.
E’ chiaro l’allarme di De Luca. Il rischio vanifica tutto ciò di buono che è stato fatto sin ad ora. Risulterebbero inutili anche i sacrifici. Quelli che sono fatti durante il periodo natalizio. La sfida è quella di convivere con il virus.