Valle Caudina, il duro attacco di Pietro: Io non sto con Telethon

Il Caudino
Valle Caudina, il duro attacco di Pietro: Io non sto con Telethon

Pietro Papa è affetto dalla distrofia muscolare di Duchenne. Ha pubblicato un video sulla propria bacheca Facebook per lanciare un duro attacco a Telethon. Ecco il testo del suo post e a seguire il video: “Ciao, mi chiamo Pietro Papa e ‪#‎nonstocontelethon‬, ho la distrofia muscolare di Duchenne. Ho sempre avuto forza, positività, volontà e una grande voglia di vivere, ho dovuto imparare ad essere così, per vivere serenamente. Le sofferenze mi hanno insegnato ad amare ancora di più la vita, mi hanno donato grande forza e mi hanno aiutato ad affrontare sempre tanti ostacoli sin dall’infanzia. Ho superato tante difficoltà e ho dovuto rinunciare a tante cose. Adesso ho 39 anni e per vivere bene e meglio devo usufruire della tecnologia: la sedia elettronica per uscire e il ventilatore per respirare che uso 24 su 24 La nostra prospettiva di vita si è allungata, ma è tutto merito della tecnologia, l’unica concretezza che ho visto in questi anni. Per il resto me la sono sempre cavata abbastanza bene e non devo ringraziare nessuno. Durante tutti questi anni ho visto le istituzioni totalmente assenti e se avessi aspettato la ricerca di Telethon sarei deceduto da tempo. L’ ”azienda” Telethon creata per aiutare a garantirci un futuro migliore con la ricerca, ha tradito la fiducia di tante famiglie con bambini affetti dalle Distrofie: chi dona crede di fare qualcosa di utile per il futuro non sapendo che stanno sperperando denaro che sarebbe meglio venisse usato per cose più concrete puntando sulla qualità della vita . La strumentalizzazione e l’uso di bambini per fare leva sul pietismo che imperversa nei confronti dei disabili è vergognoso! Nel corso degli anni questi bambini sono stati via via dimenticati, soppiantati da altri bambini… come una catena di montaggio dove si fabbricano e si vendono illusioni da 25 anni. Ogni anno tante famiglie soffrono perché la loro speranza è stata infranta, e noi adulti finiti nel dimenticatoio, assistiamo al solito circo di sofferenza enfatizzata con parole Caro Telethon, è inutile fare promesse senza certezze prima o poi tutti capiranno il vostro gioco. Basta con la strumentalizzazione dei bambini; basta con il marketing della sofferenza; basta giocare coi topolini… Ci avete stufato“.