Valle Caudina: il Vangelo domenicale
È DOMENICA: È GIOIA. “…ve lo ripeto ancora: RALLEGRATEVI”. Sono queste le parole che dominano la III domenica del tempo di attesa al santo Natale di Gesù. La gioia oggi la fa da padrona in tutte le chiese dell’orbe, chissà se abita ancora le vite degli uomini! È possibile trovarla? È ancora di moda desiderarla? Sembra quasi che l’uomo la rincorri forsennatamente e non la trovi mai, la gioia, spera furbescamente di poterla comprare dal “cinese” sotto casa e non vedendolavorrebbe dimenticarla o barattarla con sentimenti di “seconda mano”. Tentativi maldestri ed infausti. L’uomo è impastato di gioia ed è creato per la gioia. Il Cristiano, ci ricordano la Parola di Dio e la Chiesa, dev’essere un uomo essenzialmente allegro. Tuttavia la nostra non è una gioia qualsiasi o surrogata, è la gioia di Cristo che porta giustizia e pace. Lui solo può donarla e conservarla perché il mondo non ne possiede il segreto. La gioia del mondo viene dall’alienazione di sé o dalla fuga dai propri sentimenti, dal concentrarsi solo su ciò che appare o appaga piaceri. L’uomo di fede non ama la gioia “da scaffale” ma la trova in se stesso, perché nella sua anima in grazia trova Dio. Scopriamo dunque che la gioia del mondo è semplice euforia, meschina e passeggera, quella che è frutto della preghiera invece è profonda capace di resistere alle difficoltà, essa è compatibile col dolore e la malattia, con gli insuccessi e le contrarietà. Nei momenti che un uomo senza fede potrebbe considerare colpi fatali e senza senso, il cristiano scopre la potenza di Dio. Certo troveremo difficoltà, come tutti, esse fanno parte del vivere vero, la nostra allegria non può aspettarsi epoche prove di contrarietà, senza tentazione e senza dolore….non ci perderemo d’animo, ci misureremo con ciascuna di esse, con la grazia che viene da Dio presto o tardi le supereremo. Il Signore ci chiede, oggi e qui, di essere felici SEMPRE. Allora buona domenica, buona gioia, buona vita.
Don Lorenzo Varrecchia