Valle Caudina: inclusione socio-lavorativa, al via il progetto “Nessuno Escluso”

Redazione
Valle Caudina: inclusione socio-lavorativa, al via il progetto “Nessuno Escluso”
Valle Caudina. L’iniziativa, avviata nel mese di giugno 2018, quando la Regione Campania approvò l’avviso pubblico “Intese Territoriali di Inclusione Attiva”(I.T.I.A.), si inserisce nel quadro della strategia nazionale e regionale di contrasto alla povertà con l’obiettivo di rafforzare la presa in carico delle persone svantaggiate e a rischio di povertà.
Centro territoriale di inclusione
Il progetto “Nessuno escluso”, presentato dall’Ambito Territoriale B3, ha l’intento di favorire la presa in carico di fasce deboli della popolazione, prevedendo la realizzazione di un “Centro Territoriale di Inclusione”, avente sede centrale nel Comune di Montesarchio, capofila dell’Ambito B3. Il Centro, aperto 5 giorni a settimana, offre, in forma gratuita, molteplici servizi.
Chiunque si trovi in una “condizione di fragilità” può accedere, potendo beneficiare di interventi differenziali in base al bisogno rappresentato.
Il “Centro Territoriale di Inclusione”, infatti, inteso quale centro di prossimità di servizi per il sostegno a persone e famiglie svantaggiate, in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale, offre servizi di supporto alle famiglie, percorsi di empowerment  e tirocini finalizzati all’inclusione sociale.
Reinserimento nel tessuto sociale ed economico
Tali azioni, che saranno realizzate da soggetti partner selezionati a seguito di procedura ad evidenza pubblica, mirano, in modi e forme diverse, a sostenere la fuoriuscita dalla condizione di svantaggio dei soggetti fragili e a rischio di esclusione, mediante percorsi di crescita e di acquisizione di strumenti per il reinserimento nel tessuto sociale ed economico.
Interventi di sostegno
Nello specifico, saranno realizzati interventi di sostegno alla genitorialità, servizi di educativa territoriale e domiciliare, mediazione familiare, percorsi di sostegno psicologico ed educativo rivolti al singolo, al gruppo, inclusi interventi in ambito scolastico per la gestione di situazioni multiproblematiche che interessano i minori; azioni di informazione/formazione sul tema delle dipendenze patologiche.
Corsi di formazione professionale
Con l’azione B, invece, destinata a persone svantaggiate e a rischio di esclusione, si intendono attivare due corsi di formazione professionale, uno per “Piazzaiolo”, l’altro per “Cuoco” al fine di consentire a persone che si trovano in condizioni di svantaggio sociale ed economico di realizzare un percorso di autonomia, necessario per una reale integrazione sociale. Medesime finalità ha anche l’azione C con la quale si intende mettere in atto una politica attiva del lavoro in modo da poter contrastare fenomeni di povertà e di esclusione.
Ventinove tirocini di orientamento
Nell’ambito di questa azione saranno realizzanti n. 29 Tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e n. 24 Tirocini rivolti a persone con disabilità.
“Progetto ambizioso” – ha dichiarato il Presidente dell’Ambito B3, Antonio De Mizio – “cui puntiamo molto con l’obiettivo di modificare le capacità e le risorse del nucleo famigliare, attraverso un percorso orientato alla loro emancipazione e all’autonomia economica”.