Valle Caudina: la lezione di Cervinarte
Cervinarte ha chiuso. Per quindici giorni nel comune caudino si sono succedute una serie di mostre, incontri, simposi in cui al centro di tutto c’era l’arte e la cultura. Non spetta a noi decretare o meno il successo di una simile iniziativa.
Per conto nostro, siamo convinti che il direttivo della Pro Loco Angelo Renna abbia dato una lezione al paese e che Cervinara dovrebbe farne tesoro.
La prima lezione è stata data alla politica. Tutti sanno che il direttivo della Pro Loco è costituito da giovani di diversi schieramenti, uniti dalla sana passione per il proprio luogo di nascita. Il tentativo di delegittimazione si è rivelato un buco nell’acqua e, soprattutto, non ha minimamente scalfito la riuscita della manifestazione. Questi giovani hanno dato un buon esempio: quando c’è qualcosa da costruire si può lavorare insieme, anche se si pensa in maniera diversa.
La seconda è stata per “l’intellighenzia” locale. Questi ragazzi, con un impeto senza precedenti, hanno spazzato via quelle poche “riserve” di cultura esistenti a Cervinara. Riserve più di diritto di nascita che per meriti sul campo. Aprendo ai più importanti artisti, fotografi, critici d’arte ed esperti di letteratura del panorama italiano, Cervinarte ha portato una ventata di sana (e sfrontata) freschezza nelle stantie cantine culturali locali. Certo, non a tutti è piaciuto. Ma i passaggi generazionali difficilmente sono indolori.
Un sonoro “ceffone” questa kermesse lo ha rifilato anche agli “intelligenti” da tastiera. Molti ricorderanno che nelle scorse settimane si è scatenata una polemica sul web sulla qualità di alcuni cantanti ingaggiati per l’estate cervinarese. Molti invocavano “cultura” ed interventi di “qualità”. Bene, di questi professori del computer non si è visto nessuno in giro per mostre, dibattiti e convegni organizzati durante i quindici giorni. Dove erano? A cercare il pelo nell’uovo o a individuare una critica “ancora più intelligente”. Chissà se qualcuno di loro ricorderà la canzone di Cochi e Renato…
Una lenzioncina i giovani della Pro Loco l’hanno data anche a tutta la comunità cervinarese. Hanno dimostrato che con pochi soldi e tanto impegno si può realizzare un evento che è finito sulle principali riviste di settore sia italiane che internazionali. Hanno fatto capire che è possibile far incontrare generazioni diverse per un obiettivo comune: la crescita della comunità. Una comunità che da questi ragazzi dovrebbe trovare nuova linfa vitale mettendo da parte finalmente e definitivamente quei personaggi meschini che tutto sporcano solo per lo sfizio di parlare.
Angelo Vaccariello