Valle Caudina: la triste nevicata del 2020
Da circa due ore, nevica, con una certa intensità sui monti del Partenio. Lo testimonia, questa foto, scattata alle 18 e 50, dalle fotocamere dell’osservatorio meteo del Santuario di Montevergine. Anche a valle si intravede più di qualche fiocco e, non è escluso, che durante la notte possa cadere la coltre bianca anche su tanti comuni caudini.
Non è la prima volta che arriva la neve alla fine del mese di Marzo. I nostri nonni dicevano che San Giuseppe si doveva fare la barba per indicare questi fenomeni all’inizio della primavera. Del resto, abbiamo avuto un inverno mite e proprio il mese di marzo, sino ad ora, è stato bello e caldo.
Se dovesse nevicare anche a Valle, sarebbe la nevicata più triste della storia contemporanea. Non vedremo bambini ridere e scherzare, prendersi a palle di neve per le strade. Certo, lo faranno all’interno dei giardini delle loro abitazioni ma non è niente la stessa cosa.
Gli stessi studenti non faranno il tifo perché scenda la coltre bianca per evitare qualche giorno di scuola. Sono a casa da tanto tempo ed hanno nostalgia anche dei compiti in classe e delle interrogazioni, anche quelle veramente tignose.
Senza contare che quest’ondata di freddo potrebbe creare altri problemi, con qualche influenza e qualche raffreddore che provocherebbero solo ansia e preoccupazione. E poi, si attende il sole perché sembra che con il caldo il virus dovrebbe rallentare. Non è certo ma è una speranza.
L’unica nota positiva è che il freddo dovrebbe scoraggiare le persone ad andare in giro a creare pericoli. Non ha mai messo tristezza la neve perché, grazie a Dio, non abbiamo memoria di inverni da fame. Gli anziani ne hanno memoria e proprio per questo consideravano l’inverno come un nemico. Ma dicevano anche che sotto la neve cresce il pane e vogliamo far crescere la nostra speranza.