Valle Caudina: l’imporanza di chiamarsi Antonio

Redazione
Valle Caudina: l’imporanza di chiamarsi Antonio

Valle Caudina. Antonio, Tonino, ‘ Ntonio, Totonno, Anto, Antonietta e tanti altri vezzeggiativi che confermano come si tratti di uno dei nomi più diffusi in tutta la Valle Caudina e nel Sud in generale.

Oggi, 13 giugno si celebra Sant’Antonio da Padova e, si può, dire, che, in quasi tutte le famiglie della Valle , ci sia un onomastico da festeggiare.

Nonostante l’ondata di tanti nomi esotici che si possono riscontrare all’anagrafe,frutto spesso delle mode del momento,  i caudini restano molto legati alla tradizione ed Antonio come Giuseppe restano i santi maggiormente scelti per battezzare i propri figli.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di tradizioni familiari. Da noi, infatti, esiste la cosiddetta “supponta”, ossia, oltre al cognome si tramanda anche il nome dei genitori ed, in alcuni casi, dei fratelli.  Certo, con l’alternarsi delle generazioni, la tradizione diventa sempre meno seguita, ma resiste ancora.

Per quanto riguarda la festività di sant’Antonio da Padova, nella giornata di oggi, in alcune chiese francescane o, comunque, legate particolarmente al santo,si è soliti benedire dei semplici piccoli pani, che poi vengono distribuiti ai fedeli e consumati per devozione, che deriva  certamente dall’iniziativa del “pane dei poveri” che alimentava nella giornata di festa la celebrazione del santo.

Oggi, questa tradizione va lentamente scomparendo, benché di questi atti di carità è cresciuto notevolmente il bisogno e che in Valle Caudina molti si adoperano per soddisfarlo, almeno un giorno.