Valle Caudina, L’odissea dei pendolari della ferrovia di cartone

Il Caudino
Valle Caudina, L’odissea dei pendolari della ferrovia di cartone
Valle Caudina: i lavori sulla linea ferroviaria termineranno entro il 2023

Venerdì 6 giugno, stazione ferroviaria di Cervinara, ore 09:00 inizio dell’odissea. Si arriva in stazione con puntualità, l’arrivo del treno è previsto alle 09:10, per scrupolo si domanda all’addetto alla biglietteria della Metro Campania Nord-Est se il treno, proveniente da Benevento e diretto a Napoli, fosse in orario. La risposta senza tentennamenti e con una fierezza quasi fuori dal normale è un categorico . Ore 09:10, il treno non arriva. Chiedere la perfetta puntualità è troppo, quindi senza preoccupazioni si pensa: vabbè saranno i soliti due minuti di ritardo. Il tempo passa, il treno non arriva quando, finalmente, lo sportellista, prima tutto fiero, alle 09:30 con il capo chino, così da evitare gli sguardi dei passeggeri inferociti, si decide ad informare che il treno arriverà con 40 minuti di ritardo e si rifugia immediatamente nel gabbiotto così da evitare le invettive dei passeggeri. Un giovane viaggiatore, forse un po’ ingenuamente, non pensando di trovarsi nel terzo mondo con rispetto parlando è chiaro, cerca di ottenere il rimborso del biglietto già obliterato, ma gli viene risposto che non sono previsti rimborsi. Alle 09:50 il treno arriva in stazione e appena saliti sulle tre carrozze, la situazione che si apre ai loro occhi è disarmante. Vagoni sporchi, caldo infernale, bagni che emanano odori nauseabondi che invadono con il loro fetore tutte le carrozze. Alle 10:55 finalmente la fine dell’odissea, si arriva alla stazione di Napoli Centrale. Il Viaggio della Speranza, così chiamato non perché si spera di trovare un lavoro, ma perché si spera di arrivare a Napoli, si è concluso. Purtroppo non si tratta di un caso isolato, tutti i giorni i viaggiatori della Valle Caudina devono subire un trattamento da Terzo Mondo, nell’indifferenza totale dei responsabili di tale servizio, e pensare che il singolo biglietto costa quasi 5 euro, per usufruire di un servizio che vale neanche 1 centesimo.

Antonio Marro