Valle Caudina: manifestazioni estive, soldi sprecati?
Valle Caudina. Può una manifestazione estiva generare un virtuoso circuito turistico? Un grande evento serve per la promozione del territorio? O si tratta di soldi sprecati? La risposta è ni. Nel senso che un territorio non può pensare al turismo solo nel mese di agosto. Ed ancora, singoli eventi e manifestazioni estive sono utili per fare da richiamo ma solo quando esiste un substrato di accoglienza ed un sistema diffuso che possa mettere in mostra il bello da vedere, i siti da visitare, senza trascurare l’accoglienza. Sono tutte cose che da sole, le pubbliche amministrazioni non possono fare. Ad esempio, sabato arriva Peter Cincotti a Cervinara, siamo certi che ci sarà tantissima gente che arriva da fuori. Ma se uno di questi spettatori volesse restare per la notte dove dormirebbe?
E se il mattino successivo volesse fare un giro solo per le chiese di Cervinara dove troverebbe le giuste informazioni?
Non parliamo della montagna, non c’è un locale in tutti i comuni del Partenio o del massiccio del Taburno che possa mettere a disposizione una cartina. E poi perché solo ad agosto si pensa al turismo?
La Valle Caudina di autunno veste colori meravigliosi ed i monti sono ricchi di frutti, come le castagne ed i prodotti del sottobosco. D’inverno, con le vette innevate offre uno spettacolo molto suggestivo mentre il risveglio primaverile della natura, da noi non ha eguali. Si potrebbe parlare allora di un turismo che abbraccia tutte le quattro stagioni, altro che eventi estivi.
Ma, se ci sono privati che vogliono investire si devono fare avanti in modo serio e con piglio imprenditoriale. Pianificare, offrire servizi seri a prezzi di mercato. Senza dimenticare che in tante altre realtà sono albergatori, ristoratori, proprietari di bar e commercianti a finanziare eventi. Sino a quando non si farà un discorso serio su questa materia, sino a quando non si capirà che le pubbliche amministrazioni non sono agenzie di spettacolo e comitati festa, dovremo tenerci gli eventi estivi e farli vedere solo ai nostri parenti che tornano in paese qualche giorno di agosto. E così ti saluto sviluppo turistico della Valle.
Peppino Vaccariello
