Valle Caudina: nella notte torna l’ora solare,lancette indietro di un’ora
Valle Caudina: nella notte torna l’ora solare,lancette indietro di un’ora. Ora solare: lancette indietro di un’ora. Torna l’ora solare. Domenica 30 ottobre, alle 3:00 di notte, le lancette dell’orologio andranno spostate indietro di un’ora.
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie.
Il risparmio economico
Con un conseguente risparmio economico di circa 190 milioni di euro. Ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale: il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 200 mila tonnellate.
Il beneficio economico è calcolato considerando che quest’anno, nel periodo di ora legale cominciato domenica 27 marzo e che si concluderà domenica 30 ottobre con il ritorno all’ora solare, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) è stato di circa 45 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2022 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro.
Ci sarà, come è tipico del periodo autunnale e invernale, un’ora di buio in più tutti i giorni anche se ci sarà più luce alla mattina. Tuttavia, ciò non avviene in tutto il mondo.
Non tutti i paesi, infatti, adottano questa classificazione di tempo per motivi legati soprattutto al risparmio energetico ed anche in seno all’Unione Europea è partito un dibattito circa l’abolizione del cambio d’ora a cui però, almeno al momento, l’Italia ha già detto di no.
L’abolizione dell’ora legale in Europa
È da quattro anni che va avanti il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora in Europa. La proposta era stata avanzata inizialmente tra luglio e agosto 2018, fortemente voluta dai paesi del Nord Europa. Si lanciò un sondaggio nel quale era chiesto ai cittadini dell’UE se volessero o meno tenersi l’ora legale.
A tale quesito risposero più di 4,6 milioni di persone: l’84% chiedeva che il cambio dell’ora fosse abolito, mantenendo solo l’orario naturale e quindi l’ora solare. Il motivo della richiesta risiedeva nel fatto che mentre in paesi come la Spagna o l’Italia l’ora legale allunga effettivamente le giornate, al Nord, dove le giornate sono già più estese, tale effetto non produce alcun beneficio.
Tuttavia, nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri; per cui si è pensato persino di andare nella direzione di una abolizione o meno a blocchi.
Con i Paesi meridionali dell’Ue che avrebbero potuto tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali che invece avrebbero potuto avere per 12 mesi l’ora solare. Ma una risposta definitiva non è più arrivata.