Valle Caudina: ” nessuno si interessa a noi”, gli studenti e il rientro a scuola

Redazione
Valle Caudina: ” nessuno si interessa a noi”, gli studenti e il rientro a scuola
Più di tremila bimbi con il covid in Campania

Valle Caudina: ” nessuno si interessa a noi”, gli studenti e il rientro a scuola. Domani, lunedì primo febbraio, anche in Valle Caudina gli studenti delle scuole superiori torneranno a fare lezione in presenza. Torneranno in aula, dopo aver trascorso mesi davanti lo schermo di un computer o di un cellulare.

Airola ancora dad

In realtà, questo non avverrà in tutta la Valle Caudina. Tornano in classe i ragazzi che frequentano gli istituti di Sant’Agata dei Goti, Montesarchio e Cervinara. Ad Airola, l’altro paese con istituti superiori, si contnuerò la didattica a distanza per tutto il mese di Febbraio.

Si tratta di una decisione del sindaco Michele Napoletano, figlia della situazione epidemiologica del centro caudino. E, decisa per evitate nuovi pericoli di esplosioni di contagio, come è avvenuto nei mesi scorsi.

Questa mattina, Il Caudino ha ricevuto una lettera di uno degli studenti che domani tornerà a fare lezione in presenza. Si tratta di un ragazzo che frequenta un istituto di Montesarchio. La lettera è firmata, ma evitiamo di far conoscere il nome dello studente per non esporlo ad attacchi inutili.

L’ansia e la paura di questo ragazzo nel tornare in aula, ci sembrano degne di nota e per questo ve le proponiamo. Anche perché non sono solo le sue, tanti ragazzi, tanti docenti e genitori, in queste ore stanno vivendo le stesse emozioni. Ci auguriamo che si faccia squadra e che nessuno pensi al ritorno in aula come un redde rationem.

Questi ragazzi, da un anno oramai, hanno perso la gioia della loro età. Il covid ha sottratto loro anche le più piccole emozioni. Domani, ci dovrà essere uno sforzo in più per farli sentire sicuri e seguiti. La scuola non può essere solo apprendimento, ma è sopratutto crescita umana.

 La lettere dello studente

Sono notti che mi riesce difficile prendere sonno, per colpa dell’ansia, sarà colpa mia che sono un tipo ansioso. Così inizia la lettera dello studente.

Quest’ansia è data da questo rientro scolastico. Noi studenti abbiamo paura, e questo non è il giusto metodo per rientrare. Ci stanno imponendo di tornare in un aula, tenendo la maggior parte del tempo le finestre aperte in pieno inverno, con un freddo gelido.

Senza la possibilità di mettere un qualcosa da masticare sotto i denti, e non poter bere un sorso d’acqua per ore e ore. La fretta è quella di rientrare, nessuno bada a noi alunni, siamo abbandonati, nessun professore si è interessato al nostro pensiero.

Compiti ed interrogazioni

Se ci fosse paura e preoccupazione tra di noi, le uniche parole che abbiamo sentito uscire dalla loro bocca sono state. “Preparatevi che appena si torna si faranno compiti e interrogazioni”.

Pensano che siamo delle macchine per lo studio, nessuno ci chiede mai come stiamo, sapete, è difficile per un adolescente stare sempre in casa e vivere una simile situazione.

Valle Caudina: ” nessuno si interessa a noi”, gli studenti e il rientro a scuola

La paura è molta, da parte nostra e dei nostri familiari, sapendo che nelle nostre zone, i contagi stanno aumentando, il rischio è alto, ci sono persone che stanno male e stanno soffrendo (un mio pensiero va a loro, siate forti e non mollate).

Spero che comprendiate la situazione che noi studenti dobbiamo affrontare, e che ci sia comprensione da parte di tutti, e non pressione.