Valle Caudina: nuova assoluzione per De Paola

Il Caudino
Valle Caudina: nuova assoluzione per De Paola

In soli tre mesi di libertà, dal febbraio all’aprile 2011, il boss caudino Orazio De Paola, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno del comune di residenza, si era reso responsabile di ben 8 violazioni alla misura di prevenzione.
Tra le numerose accuse elevate dalla procura irpina vi erano, infatti, la reiterata frequentazione con pregiudicati caudini ed il rifiuto di sottoporsi  a controlli da parte della polizia giudiziaria durante la espiazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Per tali ragioni De Paola veniva rinviato a giudizio innanzi al Giudice monocratico presso il Tribunale di  Avellino, dottor Landolfi.
Nel corso del dibattimento, la difesa di De Paola, rappresentata dagli avvocati  Dario Vannetiello e Valeria Verrusio, ha sollevato alcune importanti questioni giuridiche afferenti la incapacità dell’imputato al momento dei fatti.
Il Giudice, dopo aver acquisito la documentazione sanitaria prodotta dalla difesa e tesa a dimostrare la incapacità di De Paola e, dopo aver nominato un perito d’ufficio, ha assolto l’imputato da tutte le accuse per incapacità di intendere e volere al momento dei fatti.
Va rilevato che si tratta della ottava sentenza di assoluzione ottenuta in favore del pregiudicato.
Infatti, solo nell’ultimo anno, il noto affiliato al clan Pagnozzi è stato assolto da una serie di reati che vanno dall’incendio doloso, detenzione di sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio,  decine di violazioni  alla misura di prevenzione, oltre che minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.
A De Paola, passato alle cronache per essere stato il primo detenuto irpino ad essere stato sottoposto al regime del carcere duro di cui all’art. 41 bis riservato ai mafiosi di rango, ora restano da affrontare solo due processi.
Il più grave dei procedimenti ancora pendenti riguarda l’accusa di partecipazione al clan Pagnozzi nell’ambito dell’ultima inchiesta che ha raggiunto la criminalità organizzata caudina e beneventana, operazione denominata “La montagna”.
È, infatti, ancora in corso di svolgimento innanzi al Tribunale di Benevento il processo per associazione mafiosa  per gli imputati che optarono per il rito ordinario, tra i quali il boss Pagnozzi Domenico.
Per coloro che, viceversa, optarono per il giudizio abbreviato, tra cui spicca il nome di Orazio De Paola, si attende ora l’ultimo grado di giudizio in Cassazione.
La ulteriore assoluzione intervenuta in favore del De Paola segue alla clamorosa revoca dell’ordinanza di custodia cautelare disposta due settimane fa dalla Corte d’Appello di Napoli nell’ambito proprio del processo per associazione mafiosa di cui il De Paola era stato ritenuto esponente di vertice.
Attualmente il boss caudino è semplicemente sottoposto alla misura di sicurezza della casa lavoro, rispetto alla quale i suoi legali inoltreranno  una richiesta di revoca alla magistratura di sorveglianza di Pescara che deciderà nella primavera del 2015.