Valle Caudina: onore all’Italia del calcio
Valle Caudina. Sono state sufficienti meno di 24 ore per ammainare le bandiere e per iniziare le critiche alla nazionale. In poche ore, siamo tortnati l’Italietta dei campanili, divisa dal tifo che rovescia sulle squadre di club, l’eliminazione degli azzurri.
Non basta essere usciti sui rigori dopo una partita epica. Come siamo diversi dalle altre nazioni. Sarebbe sufficiente ricordare l’accoglienza che fu tributata alla nazionale francese nel 2006, dopo essere stati sconfitti in finale proprio da noi italiani. Dobbiamo dire, però, che non siamo tutti così imbecilli e, per fortuna, c’è qualcuno grato a Conti ed al suoi ragazzi, qualcuno ancora attaccato alla bandiera. Ed uno scatto che il collega Giuseppe Fazio ha postato su Facebook ce lo ricorda.
Giuseppe abita a Roccabascerana, di fronte al tiglio secolare, uno degli alberi della libertà piantati dopo la rivoluzione partenopea del 1799. Quel tiglio ha una ferita, che è stata curata, ma lo squarcio è rimasto, una mano devota ha creato una piccola edicola votiva, dedicata a San Pio da Pietrelcina. Da oggi davanti al Santo sventola anche il tricolore.
La mano di questo omaggio è ignota, ma si tratta di una persona che ha dato una severa lezione ad un paese abitato da gente sempre più abituata a salire sul carro dei vincitori.
P. V.