Valle Caudina, preoccupanti fatti di microcriminalità

Redazione

E, se per rapinare una rivendita di sali e tabacchi, con annessa salumeria, spunta una pistola, vuol dire che qualcosa non va.
Vuol dire che quella che una volta veniva considerata microcriminalità sta perdendo sempre più la testa ed è pronta a tutto. Significa che si stanno perdendo tutti i canoni che, comunque, una volta rispettavano i delinquenti. Perché, se uno si porta dietro una pistola e la spiana sotto il naso del malcapitato, sarà pronto ad usarla. Non solo, per un incidente può partire un colpo, o ci può essere una reazione da parte di chi subisce la rapina.
I commercianti, sempre più preda della crisi economica, possono pur avere un momento di rabbia e non pensare alle reazioni, se qualcuno si prende quello che è tuo, in maniera tanto spudorata. Perché, probabilmente, con quei soldi puoi continuare a pagare le tasse per tenera alzata la saracinesca e sperare in una ripresa. Purtroppo, però, nella maggior parte dei casi, chi mette a segno questi colpi, arriva strafatto di cocaina.
La polvere bianca ti esalta, ti fa sembrare tutto più facile, ti fa sentire un superuomo quando non sei niente, sei solo uno stramaledetto vigliacco, che da ladro puoi diventare anche un assassino. Sei un vigliacco che ha comprato una pistola, ne girano tante sul mercato clandestino, e ti presenti contro persone disarmate strafatto di coca, perché neanche il coraggio di affrontare una situazione del genere hai. Sei un vigliacco perché cerchi di inguainare ancora di più chi sta attraversando mille problemi, magari per sputtanarti quei soldi in poche sere tra coca e slot machine. Anche in Valle Caudina si fa vivo questo trend che è già presente in quasi tutto il paese.
C’è solo da augurarsi che non ci scappi il morto, ma, lo ripetiamo, da tempo, dalle nostre parti stanno circolando troppe armi e sempre più persone si imbottiscono di droga.
Questo non fa presagire nulla di buono.