Valle Caudina: Province, caos in attesa del referendum
A Novembre e a Gennaio, anche gli amministratori della Valle Caudina sono chiamati a rinnovare i consigli delle province di Avellino e Benevento.
Con la cosiddetta legge Del Rio, la numero 56 del 2014, le Province sono diventate organi di secondo grado in attesa della riforma costituzionale che le cancella definitivamente. Riforma che è arrivata e che ora sarà al vaglio, insieme alle altre norme come la riduzione del Senato e la cancellazione del Cnel, del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Se dovessero prevalere i “Si”, ossia il via libera alla riforma, le province scomparirebbero dalla Carta Costituzionale. A questo punto, dovrebbe arrivare dal Parlamento una nuova norma che stabilisca chi, come e quando dovrebbe prendersi in carico le sue competenze che sono ancora tante, basti pensare all’edilizia scolastica e alla viabilità provinciale, solo per fare due esempi. Se, invece, dovessero prevalere i No, le province tornerebbero ad essere enti di primo grado. Questo vuol dire che i loro organi, come avveniva prima della norma Del Rio, tornerebbero ad essere eletti dal popolo, come continua ad avvenire per i comuni e le regioni. Si capisce benissimo, quindi, che su i territori si vive un momento di grande incertezza. Anche perché questi enti sono giudicati fondamentali per una pianificazione di sviluppo territoriale. Di questo aspetto poco si parla in una campagna elettorale che sembra essere incentrata solo su questioni di che attengono alla sopravvivenza o meno del governo Renzi, invece, è in gioco tanto di più e gli slogan o le prebende elettorali non aiutano di certo a far capire ai cittadini quello che può avvenire.