Valle Caudina: quella pioggia di cenere che ci riporta indietro di settanta anni
La pioggia di cenere arrivò su Cervinara e tutta la Valle Caudina il 23 marzo del 1944. Si trattò di qualcosa di molto più intenso di ciò che avvenuto ieri pomeriggio e la notte scorsa. Anche in quel caso arrivava dal Vesuvio, ma non era frutto di un incendio. Settantatre anni fa, il vulcano diede vita alla sua ultima eruzione accompagnato anche da scosse di terremoto. La Valle fu invasa dalla cenere e dalla paura, sentimenti che si innestarono con le grandi difficoltà che erano arrivate con la guerra. I comuni caudini erano tutti liberi, ma il grande nemico era la fame. Quella cenere che pioveva dal cielo, sembrava annunciasse ancora nuove sciagure. Grazie a Dio, non fu così. Anzi, anche se i nostri nonni non lo potevano sapere, l’arrivo delle cenere segnò proprio la fine dell’attività eruttiva. Da allora il Vesuvio grazie al Cielo dorme. Non dormono, invece, i criminali a due zampe che stanno trasformando la Campania in un unico immenso rogo. Ora possiamo anche immaginare quello che hanno vissuto i nostri nonni in quei giorni di marzo del 1944. Ma non possiamo rassegnarci al fatto che la natura debba continuare ad essere violata.