Valle Caudina: scatta l’allerta meteo gialla

Redazione
Valle Caudina: scatta l’allerta meteo gialla
Valle Caudina: torna la pioggia e scatta l'allerta meteo gialla

La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo con criticità idrogeologica di livello Giallo valido dalle 6 di domani giovedì 31 marzo fino alle 6 di venerdì primo aprile sull’intero territorio.

Precipitazioni sparse

Si prevedono precipitazioni sparse, rovesci o locali temporali, puntualmente anche intensi. Dal punto di vista del rischio idrogeologico sono segnalati fenomeni di impatto al suolo come allagamenti di locali interrati o al piano terreno, inondazioni, scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, caduta massi e occasionali fenomeni franosi.

Considerate le valutazioni del Centro Funzionale e la possibile evoluzione del quadro meteo, si raccomanda “di prestare attenzione ai successivi avvisi della Protezione Civile regionale e di attivare tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni previsti“.

Pensioni, sino a 744 euro in più grazie al ricalcolo

Pensioni, ricalcolo: chi avrà fino a 744 euro in più. Fino a 744 euro in più all’anno. È questo l’importo che migliaia di persone potrebbero trovarsi in più sulle proprie pensioni nel 2022. Si tratta di una bella cifra che dipende, però, da numerosi fattori.

Riforma dell’Irpef

Vediamo di cosa si tratta. A partire dallo scorso primo maggio è entrata in vigore la rimodulazione dei differenti scaglioni di reddito Irpef che sono passati da 5 a quattro.

Difatti, sino a dicembre scorso gli scaglioni vigenti a partire dal 2007 erano così divisi: Fino a 15.000 euro aliquota al 23%; Da 15.000,01 a 28.000 euro aliquota al 27%;
Da 28.000,01 a 55.000 euro aliquota al 38%.

Da 55.000,01 a 75.000 euro aliquota al 41%; Oltre i 75.000 euro aliquota al 43%. Ora, le nuove aliquote entrate in vigore dal prima gennaio 2022, in concomitanza con la legge di bilancio, sono così divise:

fino a 15.000 euro il 23%; oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro il 25%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro il 35%; oltre 50.000 euro i 43%. Grazie alle nuove aliquote molti pensionati avranno una tassazione minore sull’assegno anche se la prima fascia, quella del 23% per intenderci, non è cambiata.

Ma, secondo i dati presentati dal Mef in un’audizione dello scorso 16 marzo, anche i redditi sino a 15mila euro dovrebbero beneficiare di circa 177 euro in più all’anno contro una media complessiva di 210 euro. Inoltre, alcuni di loro avranno diritto ad una detrazione ulteriore di 50 euro.

Infine, a fine marzo scatteranno le cosiddette perequazioni, cioè ulteriori aumenti degli assegni previdenziali per adeguare l’assegno pensionistico al costo della vita, cioè all’inflazione. Per quest’anno l’INPS ha previsto una rivalutazione dell’1,7%.

I conti in tasca

Calcolatrice alla mano, dunque, per le pensioni che compongono redditi tra 15.001 e 28.000 euro il beneficio medio annuo sarà di circa 167 euro. Si arriva sino a 308 euro, invece, per la fascia di reddito tra 28.001 e 50.000, e di 495 euro per le pensioni tra 55.001 e 75.000 euro.

Infine, per le pensioni più alte superiori ai 75mila euro il beneficio medio annuo sarà di 270 euro. Occorre ricordarsi, però, che a seconda se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari a

1955 euro se il reddito non è superiore a 8.500 euro; 700 euro con reddito complessivo superiore a 8.500 euro ma non a 28.000 euro; 700 euro se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non supera i 50.000 euro. (ilgiornale.it)