Valle Caudina, scorrimento veloce: tempo scaduto. Sogno infranto?

Il Caudino
Valle Caudina, scorrimento veloce: tempo scaduto. Sogno infranto?
Valle Caudina: il giallo della scorrimento veloce, gara per il terzo espletata e aggiudicata da 3 anni ma i lavori non iniziano

La realizzazione del terzo lotto della strada Paolisi Pianodardine è a rischio. Il progetto, con il nome di “tangenziale delle aree interne” è stato inserito tra i grandi progetti nel 2011 (delibera G.R. 122 del 28.03.2011). Finanziato con 70 milioni di euro che poi sono diventati 83.640.000 euro. Prima assegnato all’Anas quale soggetto gestore. Poi, nel gennaio 2014, trasferito all’Asi che aveva gestito gli altri due progetti, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa firmato dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il presidente del Consorzio Asi di Avellino Giulio Belmonte. Oggi l’unica speranza resta il “programma parallelo” dove si dovrà sgomitare, ammesso che la tangenziale aree interne e i caudini avranno qualcuno pronto a sgomitare per loro.
Intanto non si muove una foglia. Con il rischio concreto, anzi con la quasi certezza che non si faccia in tempo a realizzare l’opera finanziandola con i fondi 2007/2013. Leggendo il Piano di Azione e Coesione, voluto dal Ministro Barca, dove è inserita l’opera emerge che la fine dei lavori sarebbe prevista per il 31 giugno 2015. In ogni caso entro la fine di quest’anno i lavori dovrebbero essere conclusi. Nella più rosea delle ipotesi, in caso di una proroga da tutti annunciata, non si potrà andare oltre marzo del prossimo anno 2016. Quindi, come detto, è praticamente impossibile farcela.
Vale la pena ricordare che “noi lo avevamo detto” che con l’accelerazione della spesa si creavano le premesse per dirottare i finanziamenti dall’asse attrezzato. Nel 2013, quando nel luglio sul tema abbiamo organizzato un convegno a San Martino. Scrivendo all’allora vice ministro ai Trasporti Enzo De Luca, oggi candidato a governatore PD, all’assessore regionale Vetrella, ed altri. La costatazione amara è che le paure si sono dimostrate fondate. Per il momento la strada non si farà.
Poco male per la Regione Campania che con il sistema dell’accelerazione della spesa ha creato le premesse per dirottare il corso d’opera i fondi delle iniziative che non riescono a spendere, su altre più efficienti o già avviate. Ma per i caudini, per i territori del Partenio non è affatto la stessa cosa. Di primario interesse, per chi governa la regione, è evitare il disimpegno dei fondi. Fondamentale per lo sviluppo delle nostre aree, per i caudini (e per chi li rappresenta) è realizzare quelle infrastrutture da troppo tempo attese.
Purtroppo poche speranze ci sono di finanziare l’opera con i fondi 2014 -2020 perché non sembrano essere finanziabili le strade. Quindi la sola speranza di vedere costruito materialmente il terzo lotto è farlo in tempi brevissimi oppure finanziarlo con risorse non europee, che sarebbero reperibili tra quelle previste dal piano “parallelo”.
Ma cos’è il piano parallelo? Come ha spiegato Caldoro in persona, “è un piano parallelo che ha le stesse logiche dei programmi europei, ma con una tempistica meno rigida. Il programma prevede una seconda copertura per i grandi progetti. Se su questi grandi progetti dovesse esserci un rallentamento oppure la Commissione europea volesse gestirli nella cosiddetta “fase a cavallo” tra questa e la prossima programmazione, si potrebbe ricorrere per le coperture a questo programma parallelo”. Quindi c’è ancora una speranza, ma anche tante criticità. La finanziabilità non è affatto automatica, e le risorse non sono sufficienti per tutti i grandi progetti che sono in ritardo.Quindi si dovrà scegliere. Chi perorerà la causa della tangenziale aree interne?
Intanto siamo arrivati alla vigilia delle elezioni regionali. Caldoro e De Luca già sono in campo. Fra poco avremo i nomi e i volti dei candidati, giovani e meno giovani, rottamatori, rottamabili o rottamati, nuovi o vecchi, che verranno a chiedere i voti. Sarebbe interessante capire sul tema cosa ne pensano. Se qualcuno è pronto a sgomitare per noi. Staremo a vedere. Con la speranza di non ritrovarci fra cinque anni a commentare l’ennesimo rinvio, l’ennesima sconfitta per il nostro territorio.

Francesco Sorrentino
vice sindaco di San Martino Valle Caudina