Valle Caudina, Scuola: Suona la prima campanella

Redazione

Si riaprono le scuole della Valle Caudina e, come sempre, si ripresenta l’eterno problema dei trasporti e del traffico. Da giugno non è cambiato niente, i nostri ragazzi che frequentano le scuole superiori a Benevento hanno due alternative. La prima è la strada ferrata, ma i treni sono insufficienti e si viaggia, quando va bene, in condizioni da terzo mondo. Quando va bene perchè, nonostante ciò che promette l’Eav, a volte, non si arriva neanche a destinazione. Dei famosi quattro nuovi convogli, al momento non c’è alcuna traccia e così, per evitare pessime sorprese, i ragazzi caudini, nella stragrande maggioranza, per arrivare nel capoluogo sannita preferiscono i pullman. Anche i torpedoni sono intasati all’inverosimile, ma, almeno, non si fermano per strada.
Una sorte che conoscono bene gli studenti pendolari che, invece, devono recarsi ad Avellino. In questo caso, l’Air, oltre al taglio delle corse, manda i mezzi più vecchi e fatiscenti a coprire la cosiddetta linea del Partenio che da Rotondi arriva sino a piazza Macello ad Avellino.
Senza contare, per i ragazzi neo patentati, che il secondo tratto della strada a scorrimento veloce non è stato ancora aperto. Mancherebbe una perizia delle ferrovie sul viadotto, ma, a quanto sembra, le calende greche sono molto più vicine. Ed ancora, da domani, proprio a causa della presenza dei pullman che trasportano gli studenti, la strada statale Appia tornerà ad essere una delle arterie più intasate d’Europa. Gli altri pendolari, i lavoratori, sanno che dovranno mettersi in viaggio molto prima del passaggio dei bus, per non restare bloccati nel traffico.
Insomma, in Valle Caudina i trasporti sono all’anno zero. Si viaggiava meglio negli anni sessanta che oggi. Una vera e propria vergogna che si perpetua anno dopo anno. Le infrastrutture che già c’erano, come la linea ferrata, sono diventate vecchie, fatiscenti ed insufficienti e di nuove non se ne vedono all’orizzonte. (Foto da scuolazoo.it)

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