Valle Caudina senza acqua, guasto ancora da riparare

Redazione
Valle Caudina senza acqua, guasto ancora da riparare
Valle Caudina: domenica 13 novembre nuovi problemi con l'erogazione idrica

Valle Caudina senza acqua, guasto ancora da riparare. Si continua a lavorare. Il guasto è molto più serio di quello che poteva sembrare. Con la conseguenza che, per il secondo giorno consecutivo, diversi comuni della Valle Caudina, praticamente, sono senza acqua.

Disagi e disservizi

Il guasto si è verificato alle sorgenti del Fizzo che forniscono acqua all’intero comprensorio. In realtà, si tratta di un doppio problema in quanto, oltre all’impianto dell’Alto Calore, anche la cabina di trasformazione dell’Enel ha accusato un guasto.

Senza corrente elettrica non è possibile far funzionare  le pompe di sollevamento dell’acqua e, allo stesso tempo, non è possibile verificare cosa c’è che non va.

Nella tarda serata di ieri sembrava che le doppie riparazioni, alla cabina dell’Enel e all’impianto di sollevamento, fossero andate e buon fine. Ma, purtroppo, c’è ancora qualcosa che non va. Per tentare di sopperire alla situazione, nella notte sono arrivati tre potenti generatori per pompare acqua nei serbatoi dei vari comuni.

Ma, intanto, nel corso della giornata di ieri, il livello di acqua nei serbatoi era sceso praticamente a zero. E ci vorrà tanto tempo per ripristinarlo. Tecnici e operai dell’Alto Calore continuano a lavorare per risolvere completamente il problema.

Intanto i cittadini e gli esercizi commerciali devono far fronte a questi disservizi che non sono certo di poco conto. Le sorgenti del Fizzo rappresentano una risorsa straordinaria che devono essere protette e potenziate.

Necessitano di investimenti importanti per modernizzarle e rendere ancora meglio il servizio ai cittadini che poi sono i clienti- utenti dell’Alto Calore Servizi. Nel 2023 non può bastare un guasto, per quanto serio possa essere, per bloccare l’erogazione dell’acqua a tutti i comuni della Valle Caudina.

Lo spreco dei soldi pubblici

Spesso i soldi pubblici, come i finanziamenti europei e regionali, vengano impiegati in mille rivoli senza creare delle infrastrutture moderne, in grado di poter rispondere alle sfide che arrivano anche dai cambiamenti climatici. Un territorio senza servizi è destinato alla morte dopo una lunga agonia.

( Foto di repertorio )