Valle Caudina, si ripete “l’estate” di San Martino
San Martino Valle Caudina. Una bellissima giornata di sole e non potrebbe essere altrimenti. Si ripete il miracolo dell’estate di San Martino. La leggenda vuole che il Signore, dopo aver visto il nobile e generoso gesto di San Martino di Tuors che tagliò in due il suo mantello per riparare un povero dal freddo, concesse dei giorni di sole caldo e da allora questo periodo viene denominato come “estate di San Martino”.
Il mantello tagliato in due può prendere diverse forme, mantenendo intatto il gesto di generosità.
A San Martino Valle Caudina, nel giorno del santo patrono è tradizione cucinare un piatto di cicatielli in più.
Per chi non fosse caudino, i cicatielli sono degli gnocchi, non di patate, che si ùùsposano egregiamente con il ragù, cucinato anche con la carne di maiale. Quel piatto in più, era preparato per qualsiasi persona avesse bussato alla porta di casa.
Una tradizione quella del piatto in più che, durante le feste, si trova in tutta la Valle Caudina.
Ancora oggi c’è chi il giorno di Natale, ad esempio, fa apparecchiare un posto in più in tavola per accogliere chiunque.
Oggi per San Martino Valle Caudina, è giornata di festa.
Difficilmente, grazie a Dio, c’è chi ha bisogno di un piatto caldo.
Ma, la tradizione della preparazione dei cicatielli è rimasta. In queste ore, nella sala Unicef, le signore della parrocchia, guidata da don Salvatore Picca, stanno impastando chili e chili di farina per preparare i cicatielli che saranno offerti, questa sera, nel corso della tradizionale sagra in onore del patrono. Oltre ai cicatielli si potranno gustare anche carne di maiale con papacella e castagne, accompagnato da un bel bicchiere di aglianico, tutto ad un prezzo politico.