Valle Caudina: sposi negli ultimi cinque anni? Il Fisco potrebbe chiedervi i conti
Il matrimonio è un momento importante. L’organizzazione dell’evento bello e gioioso comporta anche tanto impegno, a volte tensione, preoccupazioni e anche spese consistenti. A questo avrà pensato l’Agenzia delle Entrate di Benevento quando ha deciso di chiedere conto delle spese sostenute a tutte le coppie convolate da poco a nozze. Stanno arrivando nelle casa delle neofamiglie delle lettere con le quali gli agenti del fisco sanniti non si preoccupano di fare gli auguri agli sposi bensì chiedono l’esibizione della documentazione fiscale che dimostri le spese sostenute.
Possono essere controllate le nozze di coloro che hanno contratto matrimonio negli ultimi cinque anni. Quindi dal 2010 in poi.
Bisogna dichiarare tutto: dai fiori all’estetista, dal ristorante al parrucchiere; poi fotografo, bomboniere, abiti. Con nomi e cognomi e importi delle prestazioni.
La spesa per affrontare un matrimonio può anche arrivare a 25.000 euro e, secondo il Fisco, gran parte di essa non è coperta da nessun documento fiscale.
Con la comunicazione inviata si pone l’obbligo in capo agli sposi di restituire agli uffici il modulo opportunamente compilato. Rispondere è obbligatorio. Per gli inadempienti è prevista una sanzione pecuniaria. Nessun documento da allegare in copia: solo nomi, indirizzi e importi di spesa. E’ questo un modo alternativo e insolito per contrastare l’evasione fiscale. Molto di più rischiano le imprese che hanno fornito i servizi per il matrimonio, ristoranti, fiorai, fotografi e così via. In caso di evasione dovranno pagare le imposte, maggiorate delle sanzioni e interessi. E in molti casi gli importi possono più che raddoppiare.