Valle Caudina: suicidi, la lunga scia di dolore senza spiegazioni

1 Dicembre 2019

Valle Caudina: suicidi, la lunga scia di dolore senza spiegazioni

Questa mattina una intera comunità si è svegliata attonita: un nuovo presunto caso di suicidio a Montesarchio.
Ad essere “lacerata”, però, non è solo il paese ma tutta la Valle Caudina.

La lunga scia di dolore

Ogni qualvolta ci troviamo a raccontare un caso del genere, diventa subito facile fare una statistica e vedere l’incidenza dei suicidi in un periodo. Diciamolo subito: è alta. Ed ogni comunità in Valle Caudina ha purtroppo assaggiato questo tipo di dramma.
Ancora oggi non sappiamo cosa spinge una persona ad un estremo gesto. In un momento di altissima connettività virtuale, abbiamo un po’ perso il fascino di fare quattro chiacchiere dal vivo, di confrontarsi e prendersi un caffè per sentire il calore umano. E’ questa una causa? Non lo sappiamo. E non lo sanno nemmeno gli esperti. Cosa prova una persona che decide un gesto estremo? E’ davvero possibile fare una statistica del profondo senso di angoscia che ci si trova a vivere? Noi crediamo di no. Gli ultimi casi che abbiamo raccontato, non riguardano persone isolate dal mondo o con grandi problemi “all’apparenza”. Riguardano persone normali, persone che potrebbero entrare nella nostra cerchia di amici. Ma ciò che cova dentro il cuore di ognuno non possiamo mai saperlo. Potremmo, al massimo, tenere a mente quella massima che ci suggerisce di essere gentili e disponibili con il nostro prossimo; di evitare inutili cattiverie e di coltivare la compassione. Non siamo in grado di dire, però, se questo “metodo” aiuterebbe che vive delle difficoltà. Magari, forse, dovremmo essere più bravi ad ascoltare.
Se davvero abbiamo nel cuore di sentire un amico, un parente lontano, anche solo un conoscente: ebbene, facciamo quel numero e chiamiamo. Non lasciamo che il tempo ci passi addosso e ci allontani da tutto e da tutti.

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