Valle Caudina: un territorio sul patibolo
Valle Caudina. Il sistema dei trasporti che sta prendendo forma, sia su gomma che su ferro, isola completamente la Valle Caudina. Una condanna senza appello a diventare, almeno per i prossimi 50 anni, un territorio marginale.
Un territorio lontano dalle direttrici che conducono verso Nord o verso Sud, un territorio che dovrà faticare il doppio per far arrivare i propri prodotti sui grandi mercati, un territorio in cui, il tanto favoreggiato sviluppo turistico è solo una chimera.
Al momento la strada statale Appia è di importanza fondamentale per arrivare da Caserta a Benevento. Ma cosa succederà quando sarà raddoppiata la Benevento-Telese-Caianello? L’ Appia sarà lasciata al proprio destino, diventerà una sorta di strada intercomunale, usata solo da noi caudini e da qualcuno con un poco di spirito di avventura.
Questo per ciò che riguarda il trasporto su gomma.
Su ferro, le previsioni sono ancora più fosche. L’Alta Capacità Ferroviaria, con una stazione internodale a Benevento, farà diventare la Benevento-Napoli, via Valle Caudina, alla stregua di una linea ferroviaria d’epoca. Chi da Benevento deve arrivare a Napoli lo farà con la nuova linea, mica rischierà di non arrivare con la Valle Caudina. Attenzione, non commettiamo sempre lo stesso errore di pensare che Alta Capacità voglia dire solo trasporto merci. Significa anche trasporto umano. Circa dieci anni fa, la Valle Caudina è stata scippata di questa grande possibilità di sviluppo ed ora se ne pagano tutte le conseguenze. L’unica speranza resta quella di pretendere di arrivare velocemente a Benevento e ad Afragola.
È una battaglia sulla quale la politica locale si deve impegnare subito, immediatamente. Una battaglia che potrebbe arrivare sino a prospettare il cambio di provincia. Isolamento significa la condanna al morte di un territorio. La Valle Caudina è già sul patibolo, ha già la corda al collo. Basta solo una piccola spinta per vederla penzolare nel vuoto.