Violenza a moglie e figlio, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione

Redazione
Violenza a moglie e figlio, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione
Benevento: quinto incontro formativo sulla violenza di genere

Violenza a moglie e figlio, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Condannato ad anni 3 e mesi 4 un camionista di San Felice a  Cancello, il giudice lo riconosce colpevole do  maltrattamenti alla moglie e lesioni al figlio (schiaffo con rottura timpano).

Questa la sentenza del giudice Salvatore del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la richiesta del pm era stata di 5 anni e 8 mesi.

L’imputato ha avuto come difensore l’avvocato Orlando Sgambato, mentre a rappresentare la moglie ela parte civile gli avvocati Claudio Sgambato e Martina Piscitelli.

Vicenda amara

Una vicenda davvero amara, un rapporto durato 18 anni, sempre possessivo e violento. Minacce continue, controllo continuo, ma lei non l’aveva mai denunciato.

Già dal 2012 voleva la separazione ma poi ritornò indietro dopo la promessa di cambiamenti. L’anno scorso, esasperata anche con la maggiore consapevolezza derivante dalla frequentazione in chiesa, mamma e figlio lasciano la casa e si rivolgono a centro antiviolenza.

Il Gip Enea emise ordinanza di divieto di avvicinamento. La donna, poi dopo essersi rivolta al centro antiviolenza Spazio Donna, è stata assistita dall’avvocato Martina Piscitelli, affiancata da Claudio Sgambato per la parte civile.

Cervinara in difesa delle donne

L’ 8 marzo ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche. E, al contempo, le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono, purtroppo, tuttora oggetto.

Sindaco e assessore di Cervinara

E’ quanto si legge in un comunicato stampa del sindaco di Cervinara, Caterina Lengua e dell’assessore alle pari opportunità Maria Bianco.

La nostra quotidianità, continuano Lengua e Bianco, è ancora tristemente ammantata da situazioni nelle quali donne, figlie, mogli e madri lavoratrici sono vittime di prevaricazione.

Fino a perdere talvolta la vita a causa del ruolo propulsivo che ricoprono nel cambiamento sociale, in contesti culturali che rifiutano di accettare il loro meritorio impegno personale e professionale.

Per attuare dei veri e sostanziali cambiamenti all’interno della società c’è, infatti, bisogno di una presa di coscienza condivisa, sia delle specificità che delle differenze.

La dimensione di genere, spesso dimenticata, è appunto un fattore di arricchimento ed è proprio in siffatta ottica di pensiero che questa giornata deve ispirarci, per una società inclusiva che promuova una crescita sostenibile per tutti.

Il monologo sul sito

Per tale ricorrenza è stata, quindi, organizzata la visione di un monologo dal titolo “Ti amo da morirNe”, al cui link è possibile accedere sul sito www.comune.cervinara.av.it“.

A raccontarsi al pubblico è la stessa vittima di violenza, in un vero e proprio grido al mondo, per non assistere silenti alle brutalità che ci circondano. Sin qui il comunicato stampa del sindaco Lengua e dell’assessore Bianco.

Purtroppo, anche questo otto marzo le celebrazioni della festa dell’otto marzo  devono essere ridimensionate a causa dell’emergenza covid. Proprio lunedì scatterà la zona rossa. Ma la condizione della donna non deve essere analizzata e difese solo il giorno delle mimose.

Probabilmente, questo rappresenta un limite che andrebbe immediatamente rimosso. E, Cervinara in questo contesto può avere più voce in capitolo di tante altre comunità perché le donne occupano tutte posizioni apicali, a cominciare proprio dal sindaco.