I contagi di Calitri e le accuse alla Morgante

Redazione
I contagi di Calitri e le accuse alla Morgante
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I contagi di Calitri e le accuse alla Morgante. Alcuni comportamenti da parte dell’azienda sanitaria Avellino hanno aggravato la situazione epidemiologica di Caliti. Questa accusa alla manager Maria Morgante si trova contenuta in una lettera aperta della Cgil

Ecco il testo

Gentile dott.ssa Maria Morgante,le scriviamo da Calitri perché nell’ultima settimana vi è stato un aggravamento della situazione epidemiologica, ad oggi vi sono 44 casi positivi accertati dall’ASL, sicuramente ce ne saranno altri nei prossimi giorni.

Ma veniamo ai fatti. Da lunedì 22 febbraio a Calitri vi è stata una escalation di contagi. A seguito di tamponi antigenici effettuati presso un laboratorio privato risultavano circa settanta persone positive. La maggior parte sono ragazzi minorenni in età scolare e soprattutto molti bambini che frequentano la scuola materna.

E’ stato espressamente chiesto a Lei il giorno 24 febbraio che venisse posta a disposizione un’unità mobile per effettuare i tamponi molecolari in tempi rapidi, al fine di circoscrivere il focolaio ed  individuare immediatamente i contatti stretti delle persone positive al Covid 19. Il sindaco aveva annunciato che l’unità mobile sarebbe venuta a Calitri il giorno successivo giovedì 25 febbraio.

Purtroppo l’unità immobile non è venuta. Di conseguenza le persone positive al tampone antigenico, segnalate all’ASL dai medici, sono state convocate a Montella per effettuare il tampone molecolare.

Le persone coinvolte in questa drammatica esperienza sono state costrette a recarsi a Montella che si trova a circa 50 chilometri da Calitri. I ragazzi minorenni ed i bambini non potendo recarsi da soli  sono stati accompagnati dai genitori con rischio altissimo di essere contagiati (provi ad immaginare di viaggiare in auto con una persona positiva per circa un’ora e mezza).

Altre persone non avendo a disposizione automobili hanno dovuto farsi accompagnare a pagamento da noleggiatori (NCC) del posto. Altri ancora trovandosi in condizioni di salute più gravi (febbre alta, dolori, stanchezza, ecc.) non hanno potuto recarsi a Montella e sono ancora in attesa del tampone. Dopo dieci giorni ancora non sono stati effettuati tutti i tamponi molecolari ed i relativi tracciamenti. Un ritardo ingiustificato.

Le chiediamo: Non era più semplice (logico) che venisse a Calitri un’unità mobile ad effettuare i tamponi in tempi molto brevi ed evitare che circa 200 persone (positivi e contatti stretti) siano costrette a recarsi a Montella? Perché non sono state adottate queste misure di contenimento più semplici e logica?

Il ritardo nell’effettuare i tamponi impedisce che i tracciamenti siano fatti in tempi brevissimi. Il tracciamento, lei ce lo insegna, va fatto in tempi rapidi per contenere i contagi e spegnere eventuali focolai.

Le chiediamo di mandare un’unità mobile a Calitri per completare lo screening ed il tracciamento. È evidente, molte cose non hanno funzionato e continuano a non funzionare. Ma c’è la volontà di porvi rimedio?

Ora veniamo alla questione vaccini. Come altri paesi appartenenti al distretto ASL da Voi gestito, Calitri dispone di strutture “residenze per anziani” ad oggi agli ospiti in maggioranza ultra ottantenni ancora non è stata somministrata la prima dose di vaccino, nonostante dovevano essere tra i primi della campagna vaccinale.

Sicuramente le risulta che a Calitri vi sono circa 500 ultra ottantenni, i quali nei giorni scorsi, a partire dal 17 febbraio, si sono recati a Bisaccia per effettuare il vaccino. Naturalmente saprà che trattandosi di persone anziane sono state accompagnate dai figli, parenti, amici, ecc.

Quindi facendo un po’ i calcoli circa mille persone hanno dovuto spostarsi da Calitri a Bisaccia. Non si poteva organizzare un centro vaccinale a Calitri. Sappiamo che il Sindaco aveva dato la disponibilità a costituire un centro vaccinale a Calitri. Dalla prossima settimana a partire da mercoledì 10 marzo saranno effettuati i richiami.

Considerato che a Calitri vi è una  situazione epidemiologica molto grave epidemiologico, è suo dovere evitare che vi sia mobilità di persone verso Bisaccia, a salvaguardia della salute di tutti. Far muovere circa mille persone verso un altro paese sarebbe un gravissimo errore, imperdonabile.

Le chiediamo quindi di organizzare con il comune di Calitri un centro vaccinale sul posto per evitare che si aggravi ancor di più una situazione molto preoccupante.

Infine, vorremmo ricordare cosa recita  l’art. 32 della Costituzione Italiana: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti»

. Non dobbiamo dimenticare che la Costituzione deve essere la nostra bussola e deve guidarci e condurci verso mari tranquilli, si devono evitare le tempeste perché non vi siano conseguenze irreversibili. Restiamo in attesa di risposte alle nostre domande.Ulteriori ritardi non avranno più alcuna giustificazione.