19enne si toglie la vita lanciandosi in un dirupo

Redazione
19enne si toglie la vita lanciandosi in un dirupo
Auto con a bordo 4 giovani si schianta contro un camion: due morti

19enne si toglie la vita lanciandosi in un dirupo .In serata, la provincia di Avellino viene sconvolta dall’ennesima tragedia. Un giovane di appena 19 anni si è tolto la vita. Stando a quanto scrive Ottopagine, che riporta la notizia, il ragazzo ha deciso di farla finita gettandosi in un dirupo a Carife.

Inutili i tentativi di soccorrerlo

La tragedia ha avuto luogo lungo la strada statale nei pressi del cimitero. Il ragazzo, originario di Castel Baronia, si era allontanato dalla sua abitazione appena qualche ora fa. Sul posto, oltre ai carabinieri e ai vigili del fuoco, è giunta anche una ambulanza del 118 ma per il 19enne, ormai, non c’era più niente da fare. La salma è stata trasferita presso l’obitorio di Benevento su disposizione della magistratura per i relativi accertamenti medico legale.

Superati i cinquemila morti per covid in Campania

Una cifra enorme che ci fa fare i conti anche con noi stessi ed i nostri comportamenti. Tre volte e mezzo il Teatro San Carlo di Napoli dalla platea ai palchi al loggione. La totalità dei posti della Tribuna Posillipo dello stadio Maradona. Undici treni della Funicolare Centrale totalmente pieni. L’intera Arena Flegrea.

I nostri dolori

Quasi otto aerei Boeing 747. Il 23 marzo 2021  la Campania ha raggiunto e superato la cifra di 5.000 morti da Covid-19. I cinquemila e più morti di Coronavirus in Campania riempirebbero uno spazio grande e in effetti riempiono lo spazio, enorme, dei nostri dolori, dei nostri pensieri, delle nostre preoccupazioni.

È come se un grosso  condominio di edilizia popolare fosse sparito sotto i nostri occhi, ma non da un momento all’altro, piano piano. Prima i più anziani, quelli con «patologie pregresse», poi l’età si è fatta sempre più giovane. E’ come se tutti gli abitanti  di San Martino Valle Caudina fossero morti.

E, addirittura, abbiamo avuto casi clamorosi di giovanissimi strappati a questa terra da un virus che ancora qualcuno – ormai meritevole di trattamento psichiatrico – si ostina a definire ancora come  «una bugia».

La Campania paga come le altre regioni italiani il tributo in termini di vite alla pandemia; nel giorno in cui supera le 5mila vittime dall’inizio dell’emergenza il bollettino quotidiano contabilizza ben 62 morti. Le curve nonostante ben 3 settimane di zona rossa continuano a essere stabili, anche se si intravede un leggero calo, a voler essere ottimisti.

Vi è di certo che la terza ondata del virus, quella fatta di varianti e variabili, si dimostra pervicace  e costante nel mietere vittime e nel causare ricoveri che – protraendosi per settimane – vanno a saturare lentamente ma inesorabilmente le terapie intensive e le degenze ordinarie.

L’unica speranza per fermare tutto questo è il vaccino. Ma, incredibilmente, resiste e si fa anzi largo una sacca di anti-vaccinisti convinti che evitare il vaccino la scelta migliore per la propria vita. Beh, se potessero, cinquemila persone direbbero a questa gente di ripensarci.