La vergogna dei furbi che saltano le liste per vaccinarsi

Redazione
La vergogna dei furbi che saltano le liste per vaccinarsi
Avellino: open-day per le vaccinazioni anti Covid-10 gioved' 21 dicembre

La vergogna dei furbi che saltano le liste per vaccinarsi. Qualcuno, come riporta il sito https://www.liberoquotidiano.it/, la chiama già la Gomorra dei vaccini: i collaboratori del presidente campano Vincenzo De Luca sono stati accusati di aver saltato la fila per le immunizzazioni.

Secondo un’interrogazione del Carroccio, già a gennaio i componenti dell’Unità di crisi regionale avrebbero tutti ricevuto la prima dose di antivirus, cosa che non è avvenuta in nessun’altra regione italiana.

Vaccini, furbetti della Campania

“In questo paese ci sono troppi furbetti”, accusa Matteo Salvini. E nel frattempo prosegue la polemica su Andrea Scanzi che sarebbe stato vaccinato in Toscana fuori lista. Senza aspettare una convocazione ufficiale.

Dopo l’apertura di un’indagine da parte della procura di Arezzo, l’ex ministro Maria Elena Boschi ha scritto un lungo post su Facebook per chiedere alla Rai di sospendere ogni collaborazione con il giornalista del fatto; che è riuscito nei giorni scorsi a farsi vaccinare in Toscana.

Lombardia e vaccini, il virus dell’inefficienza dilaga (e la sinistra specula)

Figliuolo fa arrivare nel Paese un altro milione di dosi Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato verso l’una e mezza di ieri pomeriggio di aver dimesso i vertici di Aria, una sigla che in tempi di polmonite bilaterale pareva un sogno e si è rivelata una beffa.

Aria, che è l’acronimo di Agenzia Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti, doveva essere la macchina perfetta per prendere per mano i lombardi e accompagnarli con ritmi allegri e millimetricamente precisi, come d’uso presso i tornitori della Valtrompia e gli ingegneri della Nasa in ordine decrescente, alla somministrazione dei vaccini.

Invece, ci sono stato tre giorni di caos, la settimana scorsa, specie a Cremona, Como e in Brianza. Ma era da dieci giorni che Guido Bertolaso, campione mondiale di protezione civile chiamato a Milano, aveva denunciato una situazione intollerabile alla quale, finché si trovava ad aver a che fare con Aria, non poteva rimediare.

Defenestrazione

Fontana ha spiegato la defenestrazione dei vertici di Aria con i «disservizi informatici»; la qual cosa riferita alla Lombardia è come se in Svizzera dicessero che si sono rotte le molle dell’orologio e in Vaticano che Dio è morto. Un disastro.

Gli ultraottantenni erano attesi, ma le postazioni sono rimaste deserte, i medici sono restati lì come fessi con le siringhe in mano. Una tesi circolante parla di sabotaggio. In effetti è così. Ma non è roba politica.

Un boicottaggio e una cospirazione ci sono stati sì; ma sarebbe troppo bello fosse dovuto a un teorico del no vax inserito nella stanza dei computer o a un terrorista islamico in incognito. Lo si prende e via.

In realtà è un mostro senza testa, ma con due corna dette Ignoranza e Incapacità.  A farli spuntare  in questa terra dove si pensava non esserci terreno favorevole è stato l’inesorabile contagio di un virus ormai endemico in questo Paese, e che ha trovato modo di insediarsi ufficialmente al governo con il successo dei Cinque Stelle e della loro vaffancultura. (Fonte libero.it)