2 nuovi positivi e 11 guariti a Cervinara, arrivano i passaporti vaccinali

Redazione
2 nuovi positivi e 11 guariti a Cervinara, arrivano i passaporti vaccinali
Cervinara: si temono nuovi focolai di covid

2 nuovi positivi e 11 guariti a Cervinara, arrivano i passaporti vaccinali. Si registrano undici guariti e due nuovi positivi a Cervinara. Continua la discesa della curva dei contagi.  Lo fa sapere il sindaco di Cervinara Caterina Lengua.L’Asl, con il report odierno, ha comunicato che altri 11 nostri concittadini sono risultati negativi al tampone di controllo e possono, quindi, tornare in comunità.

Due nuovi positivi

Nel contempo sono stati segnalati 2 nuovi casi di positività. Si tratta di familiari conviventi con persone positive per cui stavano già osservando l’isolamento domiciliare. Il numero dei positivi scende, dunque, a 42 conclude il sindaco Caterina Lengua.

Intanto, il sindaco di Roccabascerana Roberto Del Grosso fa sapere che la Regione Campania gli ha consegnato i primi 40 passaporti vaccinali da consegnare ad altrettanti cittadini che hanno effettuato la doppia dose di vaccino.

In meno di 24 ore, il 118 della postazione di Airola ha dovuto effettuare ben dieci interventi per emergenza covid- 19. Il dato la dice lunga sulla situazione che si continua  ancora a vivere in Valle Caudina.

Ricovero come epilogo

Precisiamo che gli interventi non riguardano solo Airola, ma anche Paolisi, Pannarano ed Arpaia. Ma la stragrande maggioranza si concentra proprio su Airola. Delle dieci richieste di intervento, fortunatamente, solo due hanno avuto come epilogo il ricovero in ospedale.

La situazione, però, misura il polso della situazione. Non solo, testimonia di come sia completamente saltata la medicina di prossimità. I pazienti, anche solo per un attacco di panico, non possono fare altro che chiedere aiuto al 118.

Questo tipo di intervento, infatti, potrebbe essere svolto dai medici di base o da quelli della Guardia Medica. Potrebbe, il condizionale è veramente d’obbligo in questa situazione. Così, a volte, quello che dovrebbe essere un servizio usato solo per le emergenze, viene richiesto anche per questioni minime.

A volta, le persone positive non sanno a chi rivolgersi. Non resta altro che digitare il 118, sapendo che l’ambulanza arriverà. E l’equipe farà di tutto per soccorrere e far stare meglio chi chiede aiuto.

Rivedere il sistema sanitario

Passata questa pandemia, questa emergenza. Dovrebbe essere arrivato veramente il caso di rivedere il ruolo dei medici sul territorio ed anche quello della continuità assistenziale, ossia, la guardia medica.

Intendiamoci, tanti medici si stanno sacrificando al massimo e su queste colonne ve ne stiamo dando conto pubblicando anche i ringraziamenti degli assistiti. In altri casi, però, si scorge una sorta di menefreghismo e di volere scaricare sugli altri tutte le responsabilità.

Questo vuol dire che bisogna dare il merito a chi si spende per soccorrere le persone che hanno bisogno. Tutto questo mettendo a rischio la propria salute e quella dei propri familiari. Mai come in questo caso, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, o meglio, al medico ciò che è di Ippocrate.