5 persone denunciate dai carabinieri per reati ambientali

Redazione
5 persone denunciate dai carabinieri per reati ambientali
I carabinieri arrestano un imprenditore per bancarotta fraudolenta

5 persone denunciate dai carabinieri per reati ambientali. Altre due denunce da parte dei Carabinieri Forestali per violazione alle norme in materia ambientale previste dal Decreto Legislativo 152/2006.

Si tratta di un uomo ed una donna. I due, nonostante il divieto di bruciatura nel periodo di massimo rischio per gli incendi boschivi decretato dalla Regione Campania, avrebbero intenzionalmente appiccato il fuoco. Il fuoco doveva smaltire sterpaglie e residui vegetali derivanti dalla lavorazione dei propri noccioleti, ubicati in agro dei comuni di Aiello del Sabato e Marzano di Nola.

Tale condotta, oltre ad essere particolarmente pericolosa, provocava un evidente senso di fastidio e molestie alle persone per l’alta concentrazione di fumo nell’aria.

Denunce

Alla luce degli elementi di colpevolezza raccolti rispettivamente dai Carabinieri delle Stazioni Forestale di Monteforte Irpino e Marzano di Nola, è scattata nei confronti dei predetti la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

I servizi predisposti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino, volti al contrasto degli incendi boschivi e della pratica dell’abbruciamento dei residui forestali e vegetali continueranno ininterrottamente in tutta l’Irpinia.

Abusi

Oltre agli incendi anche gli abusi edilizi presentano particolari preoccupazioni. I Carabinieri della Stazione di Quindici hanno denunciato tre persone del Vallo di Lauro ritenute responsabili, a vario titolo, di violazioni in materia edilizia.

In particolare, i Carabinieri accertavano che i predetti, in assenza delle prescritte autorizzazioni, stavano procedendo alla ristrutturazione di un edificio di Moschiano. La costruzione, però, veniva realizzata  in un’area sottoposta a vincolo sismico e considerata a elevato rischio frana.

A questo punto, i carabinieri hanno sospeso l’attività del cantiere ed i tre dovranno rispondere del loro operato davanti ad un giudice.