A Natale sosteniamo le attività locali: compriamo caudino
A Natale sosteniamo le attività locali: compriamo caudino. Il Natale è alle porte e, tra poco più di un mese, festeggeremo la nascita di Cristo in maniera decisamente diversa dal passato.
Forse solo nella memoria dei nostri nonni, risalendo agli anni della Seconda Guerra Mondiale, si potrebbe paragonare ciò che la nostra società sta vivendo.
Il lockdown generalizzato e prolungato a causa del Coronavirus cambia anche i nostri modi di acquistare consumare.
Il nostro non vuole essere un appello contro qualcuno o qualcosa. Non facciamo crociate anti Amazon dove, anzi, tantissime piccole attività locali trovano uno sbocco.
Vuole piuttosto essere un appello a comprare caudino. C’è l’impossibilità di allontanarsi dal proprio paese, dalla propria zona? Approfittiamone per sostenere le piccole attività locali. I regali, quest’anno, prendiamoli in Valle Caudina.
Aiuteremo l’economia locale; sosterremo chi vive un momento di estrema difficoltà, i piccoli commercianti più di tutto e, sopratutto, avremo la possibilità di dare una mano senza dover guardare troppo lontano.
Non si tratta di “fare la carità” ma semplicemente di ripensare al modo in cui spendiamo i nostri soldi. Un modello di economia a chilometro zero potrebbe essere possibile anche in Valle Caudina. Non è una bestemmia né una crociata anti liberismo.
E’ semplicemente l’evoluzione, ciò che ci aspetta dietro l’angolo. Se l’economia locale si deprime, il territorio ne risente: si avvita tutto in una spirale negativa dalla quale non si esce più. Per dare impulso, allora, non aspettiamo che sia il Governo a intervenire: rimbocchiamoci le maniche e diamo il nostro contributo.
Per questo Natale, compriamo caudino. Andiamo dal macellaio sotto casa, dal negozio di regali al centro o magari dall’abbigliamento dietro l’angolo. Non serve molto.
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