A rischio i soccorsi, 118 in agitazione

Redazione
A rischio i soccorsi, 118 in agitazione
Valle Caudina: 10 interventi covid, in meno di 24 ore, per il 118 di Airola

A rischio i soccorsi, 118 in agitazione.  I lavoratori del 118 della Campania hanno proclamato lo stato di agitazione. La  causa? “Un’incredibile ingiustizia, si legge in una nota di tutte le sigle sindacali,  da parte della Regione Campania nei loro confronti.

Decurtazione

Si tratta di una  pesante decurtazione stipendiale di circa 850 euro mensili. Non solo, si parala anche di richieste di restituzioni anche di 90000 euro e più. Questo avverrebbe  con ulteriore decurtazione mensile legata alla trattenuta del quinto di uno stipendio già esiguo per la decurtazione operata dalle aziende

Lo afferma una lettera dei tutte le sigle sindacali. I sindacati “esprimono la massima solidarietà nei confronti dei colleghi dell’emergenza territoriale convenzionata”. Persone  che lavorano “in piena pandemia Covid 19, con la massima dedizione ed in condizioni notevolmente disagiate e di grande rischio”.

La Regione Campania se oggi non si cura più dei medici del 118, se non si cura più del servizio salvavita che ci rendono.

Si prenda la responsabilità politica, davanti ai medici stessi e a noi cittadini, di cancellare la retribuzione riconosciuta presupposto dell’istituzione stessa del 118, con una delibera che si esprima precisamente sul punto”.

Si legge nel testo di una lettera che il segretario del sindacato medici italiani della Campania, Luigi De Lucia, ha inviato al governatore Vincenzo De Luca per opporsi alla sospensione della retribuzione aggiuntiva di 5,16 euro per i medici del 118.

Retribuzione aggiuntiva

De Lucia fa sapere che la retribuzione aggiuntiva per il mese di febbraio è salva, ma che sulla stessa questione è stata convocata una nuova riunione a fine mese all’Asl Napoli 2 Nord. Il segretario del sindacato fa anche una cronistoria dell’istituzione del 118.

“Il 3 novembre del 1999,  ricorda il segretario regionale Smi,  si istituiva con delibera della giunta regionale della Campania il servizio del 118. Un servizio nuovo, che viene connotato come “lavoro usurante” e caratterizzato da “elevato rischio fisico”.

La politica riconosceva la necessità di una remunerazione aggiuntiva in favore dei medici che avessero scelto di lasciare la guardia medica per lavorare sul 118: più faticoso fisicamente e pericoloso per l’incolumità dei medici”.

La retribuzione aggiuntiva, oltre che istitutiva del servizio, è stata incentivante – sostiene De Lucia – per i medici che salivano sulle ambulanze: senza tale incentivo, vent’anni fa il servizio non sarebbe mai nato”.

Lavoro usurante

“Il lavoro usurante che svolgono non è cambiato – si legge nella lettera – i rischi che esso comporta sono semmai aumentati. Perché ora la beffa di togliere loro i 5,16 euro?

È sulla dignità di chi ha rischiato la vita che è necessario risparmiare? la dignità dei medici 118 non si tocca. Chiediamo che chi mira a demolire il 118 ci metta la faccia”.

Al presidente della regione il sindacato chiede di dare una “risposta chiara ai medici ed ai cittadini sul punto” e di assumersi “la responsabilità politica dell’intera vicenda”.