Airola: auto in fiamme in via Lavatoio

Redazione
Airola: auto in fiamme in via Lavatoio
Airola: auto in fiamme in via Lavatoio

Airola: auto in fiamme in via Lavatoio. Comincia nel peggiore dei modi la settimana in Valle Caudina. All’alba della giornata odierna, ad Airola, una Citroen C2 è stata completamente avvolta dalle fiamme in via Lavatoio. Lo riporta Anteprima 24 Benevento.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Bonea per spegnere il rogo. Sono in corso accertamenti su cosa possa aver causato l’incendio.

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I caschi rossi non hanno trovato elementi che possono far pensare ad un incendio doloso, ma al momento nessuna ipotesi viene esclusa. Sul posto per i rilievi anche i Carabinieri della locale stazione.

Aveva il cuore spostato a destra, neonato di 28 giorni salvato al Cardarelli di Napoli

Un bambino di appena 28 giorni, che per via di una malformazione ai polmoni aveva il cuore spostato dalla sua sede naturale, è stato salvato con un delicato intervento chirurgico nel Cardarelli di Napoli. Lo riporta Napoli Fanpage.

L’operazione, eseguita tramite microincisioni e con l’utilizzo di una telecamera nell’ospedale della zona collinare di Napoli, è perfettamente riuscita: gli organi si sono riposizionati e ora il neonato ha superato il problema congenito.

L’operazione è stata eseguita da una equipe composta da professionisti del Cardarelli (chirurgia toracica guidata dal dottor Gianluca Guggino) e del pediatrico Santobono (chirurgia coordinata dal dottor Giovanni Gaglione). La malformazione, diagnosticata alla nascita, era dovuta a una cisti a un polmone e l’unico modo di intervenire era quello chirurgico.

L’organo, che presentava dimensioni molto più grandi del normale, aveva “invaso” lo spazio del cuore, spostando quest’ultimo fuori dalla sua sede naturale, verso destra; di conseguenza sia i polmoni sia il cuore non avrebbero potuto funzionare correttamente, mettendo a rischio la vita del neonato.

Per la correzione della malformazione, come racconta il Corriere del Mezzogiorno, sono state effettuate tre microincisioni di pochi millimetri nel torace; in una di queste è stata inserita una microtelecamera, nelle altre due gli strumenti operatori.

Con questa tecnica, adottata per ridurre al minimo l’invasività, in modo da limitare le conseguenze operatorie e favorire una ripresa più veloce, è stata asportata la parte del lobo polmonare ingrossata dalla cisti permettendo così agli organi di ricollocarsi nelle sedi naturali.