Airola: scuole deserte, 20 alunni alle medie 18 alle elementari

Redazione
Airola: scuole deserte, 20 alunni alle medie 18 alle elementari
La Cgil di Benevento sostiene la lotta degli studenti per il diritto allo studio

Airola: scuole deserte, 20 alunni alle medie 18 alle elementari. Cronaca di una diserzione annunciata. Questa mattina, ad Airola, i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado dovevano tornare a fare lezione in presenza.

Questo perché, il tribunale amministrativo regionale, a cui si sono rivolti alcuni genitori, ha annullato l’ordinanza di lezioni in didattica a distanza del sindaco Michele Napoletano.

Contagi in crescita

Il primo cittadino aveva emanato questa ordinanza sulla scorta dei contagi in crescita nel centro caudino che oggi superano i 120. Il Tar ha riaperto le scuole, ma i genitori non hanno mandato in aula i loro figli. Ecco i dati ufficiali.

Dati ufficiali

Nessun ragazzo delle superiori ha varcato la soglia delle loro aule. Gli studenti avevano già fatto sapere al primo cittadino, nel corso di una videoconferenza, come si sarebbero comportati. Molto preoccupati, i maturandi. Temono di poter contrarre il virus e dover fare l’esame collegandosi da remoto.

In questo caso, i ragazzi hanno deciso con i loro genitori. Per quanto riguarda, invece, gli alunni delle medie e delle elementari, a prendere la decisione sono stati i genitori. Alle medie risultavano presenti 20 bambini, mentre alle elementari 18.

Insomma, si può dire che la gente di Airola ha paura di riprendere la didattica in presenza. Del resto, dalla giornata di ieri, i genitori favorevoli alla didattica a distanza stanno effettuando una raccolta di firme.

Consiglio comunale straordinario

La questione verrà affrontata, al più presto in un consiglio comunale straordinario, che il sindaco Napoletano chiederà di convocare al presidente della massima assise cittadina. Dai numeri di oggi, la volontà popolare sembra acclarata. Lo sarà ancora di più con la raccolta di firme.

Ma tutto questo non basta, è necessario trovare una soluzione che non comprima i diritti di chi ha paura del covid- 19 ed ha deciso di non mandare i figli a scuola.