Altro decesso per covid al Moscati di Avellino, 77 morti dal primo settembre

Redazione
Altro decesso per covid al Moscati di Avellino, 77 morti dal primo settembre
No vax contrae il virus, prima si accoltella e poi si lancia dal balcone

Altro decesso per covid al Moscati di Avellino, 77 morti dal primo settembre. Continua la strage di anziani, a causa del covid – 19, all’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. È deceduto ieri sera, al Covid Hospital dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, un 72enne di Ottaviano (Na). L’uomo, positivo al nuovo Coronavirus, era ricoverato in terapia subintensiva dall’11 novembre.

Presso l’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino risultato attualmente ricoverati 84 pazienti positivi al nuovo Coronavirus: 10 in terapia intensiva, 35 nelle aree verde e gialla del Covid Hospital, 16 nell’Unità operativa di Medicina d’Urgenza, 13 in Malattie Infettive e 10 nel plesso ospedaliero Landolfi di Solofra. Dal 1º settembre a oggi sono deceduti presso l’Azienda Moscati 77 pazienti Covid positivi, 63 dei quali residenti nella provincia di Avellino.

Intanto, a Cervinara riaprei il cimitero.Pochi minuti fa, il sindaco Caterina Lengua ha comunicato la riapertura del luogo dove riposano i cervinaresi. Si tratta di un’ottima notizia per due motivi. La riapertura del cimitero significa che il centro caudino, anche se lentamente, sta rientrando dall’emergenza covid- 19.

Il mese di ottobre è stato un periodo veramente durissimo per quanto riguarda la diffusione del coronavirus. Decine e decine i contagiati ed anche le vittime. Cervinara, infatti, conta quattro decessi a causa del virus.

Decisione

Per tutti questi motivi, la decisione della prima cittadina di riaprire il luogo di culto significa che si può iniziare a tirare un sospiro di sollievo, anche se bisogna mantenere tutte le precauzioni. Basta poco per far tornare l’emergenza. E, bisogna tener presente che il cimitero è frequentato soprattutto da persone anziane.

Il secondo motivo per cui è un’ottima notizia riguarda proprio le persone anziane. Per loro, non poter far visita ai propri cari era una vera e propria ferita. Davvero un dolore difficile da lenire. Ci sono persone che, quando il tempo lo consente, passano diverse ore delle loro giornate a pregare sulle tombe dei congiunti. Le puliscono, portano fiori freschi e molti hanno un vero e proprio dialogo con i defunti.

Altro decesso per covid al Moscati di Avellino, 77 morti dal primo settembre

Vedere il cancello chiuso è, per loro, ancora più duro di qualsiasi altra restrizione. Possono restare a casa da soli, anche a Natale, ma non riescono a non far visita ai loro defunti. Per loro è rinsaldare un legame con un marito o una moglie, con un figlio, con un genitore o con un amico.