Aria artica e primi fiocchi di neve in arrivo

Redazione
Aria artica e primi fiocchi di neve in arrivo
Valle Caudina: arriva il gelo artico e neve a bassa quota

Aria artica e primi fiocchi di neve in arrivo. La momentanea tregua del tempo, dalla notte scorsa, è terminata. . Dopo una giornata relativamente tranquilla sotto il profilo del meteo, tra la sera e la notte, è arrivato un nuovo peggioramento su tutta Italia. In arrivo, infatti, un impulso di aria polare, proveniente dall’Europa occidentale, sul nord ovest che dovrebbe portare le prime nevicate a bassa quota.

 I primi fiocchi di neve

Secondo quanto riportato da 3BMeteo, il freddo polare arriverà in particolare sui settori meridionali del Piemonte e zone interne della Liguria dove non si escludono fiocchi di neve fino a 200/300 metri di quota.

Il maltempo interesserà inizialmente il centro nord per poi spostarsi verso le regioni meridionali dove non mancheranno temporali e locali nubifragi anche intensi. Peggioramento meteo che porterà anche neve abbondante prima sulle Alpi e poi sull’Appennino.

Affondo dell’aria artica

ltimo weekend di novembre che vedrà il primo peggioramento meteo di stampo invernale a causa di un poderoso affondo di aria artica verso l’Italia. Principali modelli che confermano un anticiclone di blocco in elevazione sull’Atlantico e la discesa di una massa d’aria fredda sul continente europeo. Maltempo che tra sabato e domenica sarà accompagnato da un primo calo delle temperature con neve sulle Alpi e sull’Appennino probabilmente fin sotto i 1000 metri.

I rischi dell’influenza

Ci potrebbero essere, quindi, i primi fiocchi di neve anche sul Massiccio del Taburno e sulla catena del Partenio. Non sarebbe la prima volta che arriva la coltre bianca quando novembre non è ancora finito.

Attenzione, con l’aria fredda si potrebbero manifestare i primi sintomi influenzali. Dopo quasi due anni di pandemia da covid- 19 l’influenza può sembrare un male minore, ma non lo è affatto. Il rimedio migliore. anche in questo caso, è il vaccino. Altrimenti meglio non sottovalutarla e rivolgersi ai propri medici di famiglia.