Arresto cardiocircolatorio per un poliziotto di 45 anni

Redazione
Arresto cardiocircolatorio per un poliziotto di 45 anni
Arresto cardiocircolatorio per un poliziotto di 45 anni
Arresto cardiocircolatorio per un poliziotto di 45 anni.  Una tragedia scuote l’alto Casertano. Un poliziotto di Vairano Patenora, Gennaro Calce è stato stroncato ad appena 45 anni da un improvviso malore. La tragedia è avventa nella giornata di ieri.
Delicato intervento

Stando a quanto emerso, l’agente di polizia, alcuni mesi fa, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. L’operazione era andata a buon fine ed anche il decorso non sembrava aver provocato probelmi insormontabili.

Nella giornata di ieri, purtroppo, la tragedia. A nulla sono valsi i soccorsi dopo l’arresto cardiocircolatorio che ha colpito il giovane poliziotto. I funerali del 45enne saranno celebrati nella chiesa di Sant’Orsola a Vairano Patenora.

Si scava nel fango a Casamicciola, un morto e 11 dispersi

Frana a Casamicciola, si scava nel fango. Una vittima e 11 dispersi. Un fiume di fango e detriti ha colpito intorno alle 5 del 26 novembre, Casamicciola, comune dell’Isola di Ischia, causando la morte di una donna. Sono ancora 11 i dispersi e 13 i feriti, di cui uno in condizioni “un po’ più gravi”.

Ingentissimi i danni. La frana è venuta giù dal monte Epomeo, alle spalle della frazione dell’isola, così come avvenuto nel novembre del 2009, e ha trascinato massi e detriti che hanno causato il crollo di almeno 10 edifici.

Sono circa 30 i nuclei familiari isolati, in totale 100 persone che devono essere ancora raggiunte e che sono senza acqua e luce. La strada che porta alle loro abitazioni è attualmente impraticabile per il fango.

Le ricerche proseguono senza sosta. I gruppi di volontari stanno battendo la zona collinare del comune isolano palmo a palmo. La zona è illuminata con i gruppi elettrogeni. Dove siano finiti è ancora presto per dirlo. La furia dell’acqua ha scaraventato decine di auto in mare, anche alcune che erano sostate non in prossimità del porto.

”Ci sono famiglie che non vogliono allontanarsi dalle proprie case – ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba – forse per paura di andare via, ma noi abbiamo la necessità che lascino le abitazioni e, speriamo, per il minor tempo possibile”, ha aggiunto.

Eleonora Sirabella trovata morta a piazza Maio

Si chiama Eleonora Sirabella, ed avrebbe compiuto 32 anni il prossimo 4 gennaio, la ragazza deceduta a seguito della frana che nella notte si è verificata sull’isola di Ischia, in provincia di Napoli. La 31enne viveva in un’abitazione nella zona di Casamicciola Terme, in uno dei punti maggiormente colpiti dalla tragedia.

Il corpo è stato identificato soltanto in serata. l’ufficialità dell’identità intorno alle 22. Per tutta la giornata erano circolate voci che poi si sono rivelate infondate: si era parlato di una donna di circa 57 anni di origini bulgare, che al momento risulta tra i dispersi, ancora una decina. Eleonora Sirabella è, al momento, l’unica vittima accertata della tragedia.

Sul posto stanno operando 70 uomini dei vigili del fuoco, insieme a personale della Protezione Civile e agli uomini delle forze dell’ordine ma i soccorsi sono resi complicati anche dalle difficili condizioni meteo. Complessivamente sono 20 i mezzi impiegati tra elicotteri, droni e movimento terra.

“La prefettura insieme alla Regione sta disponendo l’evacuazione di circa 200 persone”, ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che ha parlato di “una situazione grave, con persone probabilmente ancora sotto il fango”.

Una famiglia con un neonato, data in un primo momento per dispersa, è stata ritrovata

Le zone in cui è più visibile la forza con cui la frana ha colpito sono il porto di Casamicciola e piazza Bagni: dal monte Epomeo ha ceduto il terreno e la valanga di fango ha cancellato la vegetazione, gli alberi sono venuti giù come birilli lasciando nudi i fianchi del monte.

Sul lungomare sono ammassate almeno una decina di vetture e due bus turistici che la forza della frana ha trascinato giù. Alcune macchine sono finite in acqua, altre sono sommerse dal fango. Anche il mare al porto ha cambiato colore: è diventato marrone a causa di quel fiume di fango sceso dalla montagna.