Arriva un ciclone di aria fredda dalla Scozia
Arriva un ciclone di aria fredda dalla Scozia. Ciclone invernale dalla Scozia, cala il “caldo” di gennaio. La prima decade del mese di gennaio è stata la più calda di sempre. Quasi 6 gradi oltre la media del periodo. Per ben otto giorni, dal 29 dicembre al 5 gennaio, la temperatura si è sempre mantenuta mediamente al di sopra dei 6 gradi, anche in piena notte.
Non sono state battuti record assoluti (nel 1974 si arrivò a 20 gradi anche se in una cornice mensile molto meno calda), ma è chiaro che un contesto termico del genere in pieno gennaio è quanto mai eccezionale.
Qualcosa sta per cambiare, ma non aspettiamoci l’inverno, per lo meno quello dei nebbioni, delle gelate o della neve. L’anomala in atto, già notata in passato ma mai tanto ampia, è merito di una configurazione meteorologica del tutto contraria all’arrivo di correnti artiche o continentali sull’Europa.
Tanto più quella mediterranea, dove domina anche una grande area di alta pressione subtropicale che di tanto in tanto si fa un po’ da parte per lasciar passare qualche fronte perturbato.
Piogge diffuse e neve in quota
Come accadrà ad esempio tra lunedì e mercoledì prossimo, quando una saccatura ben organizzata riporterà piogge diffuse in pianura e neve in quota, anche se ancora una volta a quote elevate.
Fino ad allora sono da escludere cambiamenti degni di nota. Anzi, un certo raffreddamento è da mettere in conto, specie da oggi, quando la temperatura diurna sarà più bassa di un paio di gradi, rimanendo pur sempre oltre la media di almeno 3 o 4 gradi.
Il fine settimana vedrà solo un parziale aumento delle nubi. Cresceranno le temperature minime, comprese fra 3 e 5 gradi, ma caleranno le massime, comprese fra 9 e 10°. Nubi compatte sono attese domenica, quando tornerà un po’ di pioggia in serata.
Fine settimana perturbato
Più perturbato sarà infine il tempo atteso la prossima settimana, in particolare martedì, quando torneranno piogge diffuse e nevicate a quote leggermente più basse rispetto alle precedenti perturbazioni.
Gennaio non è in realtà un mese statisticamente piovoso. Negli ultimi anni il mese è stato sovente caratterizzato da una forte presenza dell’anticiclone, con prevalenza di nebbia ed elevato inquinamento.
Più in generale, negli ultimi vent’anni solo quattro volte il mese ha superato i 50 millimetri di accumulo. Dagli anni ‘80 i 100 millimetri di pioggia sono superati invece solo una volta, nel 2014, con un totale di 151 millimetri, record assoluto dal dopoguerra.