AstraZeneca, la scienza e la politica

Redazione
AstraZeneca, la scienza e la politica
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AstraZeneca, la scienza e la politica. L’agenzia europea del farmaco ha stabilito che AstraZeneca è un vaccino sicuro. I casi di trombosi sono inferiori di quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata. Si tratta di un responso scientifico e come tale lo può confutare solo la scienza.

Il danno fatto

Ora, per riparare all’enorme danno fatto, nel nostro paese si rende necessaria una campagna di informazione mirata e inappuntabile. Notizie date dalla scienza che possano confutare il virologo che è in noi e diventa l’esperto di turno sui social.

Deve vincere, piegare la sfiducia che, in questi giorni, tanti cittadini hanno maturato. Parli la scienza, solo la scienza. I politici evitino di entrare nell’argomento per evitare di fornire argomenti alle opposte tifoserie.

Anzi, questa volta la politica potrebbe dare un salutare esempio, a cominciare da Mario Draghi. Tutti i componenti del governo e tutti i parlamentari di maggioranza si vaccinino con AstraZeneca. Alcuni hanno dichiarato di volerlo fare. Ma, in questo caso, serve uno scossone, un segnale forte.

Questo segnale serve perché AstraZeneca anziché disarmare il covid- 19 rischia di farlo diventare ancora più forte. Molte persone preferiscono non vaccinarsi, piuttosto che farlo con AstraZeneca. Questo vuol dire avere più persone esposte al Coronavirus e la possibilità che salti, per intero, la tempistica sulle vaccinazioni.

Scienza e politica

Ed allora parli la scienza, solo la scienza e la politica faccia gesti concreti. Per una volta, sappia essere classe dirigente di un paese che deve essere, in parte, ricostruito. Prende esempio da quelle persone elette all’assemblea costituente il 2 giugno del 1946.

Si scoprano il braccio ed in vista alle telecamere che amano tanto si vaccinino con AstraZeneca. Non solo, cerchino dei testimonial che possano incidere sulle varie classi di età dei cittadini. Ed anche loro si vaccinino, mostrando bene il prodotto.

AstraZeneca non diventi la quinta colonna del covid- 19 che agisce dietro le nostre spalle. Davvero, tanto può dipendere dal premier, ministri, sottosegretari, deputati e senatori. Il paese li chiama a questo senso di responsabilità e non possono sottrrarsi.