Bene confiscato alla camorra diventa casa per famiglie grazie alla onlus “Antonellina Clemente”

Il Caudino
Bene confiscato alla camorra diventa casa per famiglie grazie alla onlus “Antonellina Clemente”

Esiste un filo rosso che unisce Cervinara con Napoli; un filo rosso fatto di solidarietà, amore incondizionato e volontariato. A tesserlo è l’Associazione “Antonellina Clemente”, presieduta da Antonella Albarelli e costituita da tante persone di buona volontà della Valle Caudina.
L’opera che hanno aiutato a realizzare questa volta (dopo le tantissime già fatte in passato) è particolarmente degna di nota.
L’associazione, infatti, ha finanziato la realizzazione della “Casa di Alice” a Napoli. Si tratta di un punto di ritrovo per le famiglie dei bambini malati di tumore.
La “Casa di Alice” è costituita da due appartamenti e ha una particolarità: sono due case confiscate alla criminalità organizzata e date in concessione dal Comune di Napoli all’Associazione “Carmine Gallo” con lo scopo di renderli delle case di accoglienza gratuite per famiglie con bambini malati di tumore.
L’impegno dell’associazione “Antonellina Clemente” è stato molto importante: grazie ad un finanziamento pari alla metà del costo dei lavori (oltre 52 mila euro), la onlus caudina ha consentito di realizzare questa meritoria opera.
Le porte della casa di Alice si sono aperte il 22 settembre 2015 alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Rita Salci, presidente di Trenta Ore per la Vita, Lorella Cuccarini, socio fondatore e testimone di Trenta Ore.
L’appartamento, confiscato alla criminalità organizzata e dato in concessione all’Associazione Carmine Gallo dal Comune di Napoli, si estende per oltre 130 metri quadri dove trovano spazio tre stanze da letto accoglienti e colorate in grado di ospitare contemporaneamente altrettante famiglie. C’è anche una zona soggiorno, una cucina e una quarta stanzetta con bagno, detta “dei papà” per un singolo ospite. (nella foto: l’interno dell’appartamento che si trova in via Marcello Candia a Fuorigrotta). 

Angelo Vaccariello
@angelismi