Benevento: la Lega di Salvini si spacca, scambio di accuse

Redazione
Benevento: la Lega di Salvini si spacca, scambio di accuse

Benevento. In riferimento alla nota trasmessa agli organi di stampa dal Coordinatore Provinciale della Lega-Salvini Premier, Luca Ricciardi, è opportuno fare delle precisazioni.

A Benevento un nutrito gruppo di rappresentanti degli enti e delle istituzioni locali nonché della società civile d’intesa con l’onorevole Pina Castiello, Sottosegretario di Stato al Ministero per il Sud, ha ritenuto di sostenere alle elezioni Europee la candidata Lucia Vuolo, la quale ha sposato sin dal primo momento le posizioni di Matteo Salvini  fin da quando la Lega ha assunto la connotazione di un movimento nazionale e nella convinzione che la stessa rappresenti uno dei candidati più competitivi per il conseguimento di uno scranno al parlamento europeo e che pertanto potrà essere un riferimento forte ed autorevole per rappresentare e difendere le questioni del  Sannio a Bruxelles.

Le pretese di Ricciardi

La pretesa di Ricciardi di polarizzare il voto leghista sulla candidata Nadia Sgrò appare piuttosto irrituale per una serie di motivi. La Sgrò è stata indicata quale candidata alle Europee da Ricciardi senza un preventivo confronto con le diverse anime del partito, apparendo  una scelta monocratica del coordinatore Provinciale,  la cui tenuta in termini elettorali appare piuttosto velleitaria. Nessun organo collegiale ha indicato la Sgrò quale rappresentante del territorio provinciale e l’isolamento in cui oggi sono venuti a trovarsi Ricciardi e la Sgrò sono la riprova che in politica chi parte da solo arriva da solo. Lo stesso Ricciardi è stato collocato alla guida del movimento senza un confronto ed una condivisione con gli iscritti e i simpatizzanti del partito ma è stato indicato,  secondo una logica fiduciaria, dal Coordinatore Regionale della Campania , On. Gianluca Cantalamessa.

Struttura del partito inadeguata

La struttura organizzativa del partito in provincia di Benevento appare, infatti, sicuramente inadeguata e non in linea con la crescita esponenziale della Lega sul piano nazionale e territoriale tanto che ad oggi ancora non sono stati nominati ed individuati gli organi statuari del movimento. Ricciardi ad oggi è l’unico dirigente del partito nominato in Provincia di Benevento né si conoscono i nomi di altri eventuali componenti degli organi direttivi della Lega.

Atteggiamento non inclusivo

Durante in suo mandato, Ricciardi, ha assunto un atteggiamento preclusivo e non inclusivo nei confronti di quanti hanno manifestato la volontà di condividere le battaglie ed il progetto di Matteo Salvini, con un atteggiamento più aderente al padrone di un’azienda piuttosto che al riferimento di un partito politico. La giustificazione dello stesso Ricciardi di dover “mettere in sicurezza il partito” appare piuttosto capziosa  poiché lo stesso Ricciardi è arrivato alla guida della Lega passando per esperienze in altri partiti nei quali ha sempre recitato il ruolo di comprimario e mai di titolare inamovibile.

Infine ricordo a me stesso che Ricciardi non è stato prelevato presso il reparto di maternità o di ostetricia di un ospedale, non è un neonato della politica, ma ha militato con risultati mediocri in altri partiti, tra cui l’MSI, Alleanza Nazionale, Popolo delle Libertà ed in ultimo Fratelli d’Italia, le cui insegne campeggiano ancora sul profilo social del Ricciardi stesso in cui compaiono ancora foto con l’on. Gianni Alemanno, suo testimone di nozze. Il raccolto politico di Ricciardi pertanto si vedrà dopo il 26 maggio quando la gestione privatistica ed autoreferenziale di Ricciardi saranno giudicate dagli elettori.

 CLAUDIO MOSE’ PRINCIPE

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