Benevento: quante sono le chance di un ritorno in Serie A?

Redazione
Benevento: quante sono le chance di un ritorno in Serie A?
Il Benevento batte il Taranto e riprende la corsa verso la B

Benevento: quante sono le chance di un ritorno in Serie A? Il campionato dei giallorossi prosegue all’insegna della discontinuità. La sconfitta inattesa a Cosenza ridimensiona momentaneamente le ambizioni di promozione diretta.

Lecce lanciatissimo per la conquista del titolo, Monza e Cremonese in lotta aperta per il secondo posto o addirittura per il primato in classifica. Brescia vicinissimo e Benevento di rincorsa.

Il campionato di vertice di Serie B 2021-22 coinvolge almeno sei squadre per la promozione in A. Anche il Pisa, per lunghi tratti capolista solitario del torneo, resta in gioco per un ritorno in massima serie dopo 31 anni. I giallorossi provano a giocarsi le chance che restano nelle ultimissime di campionato. 

Il finale di stagione è tutto da decifrare. I portali di settore specializzati in pronostici permettono di avere un’idea più limpida sul finale di questo avvincente torneo di Serie B, come nel caso di superscommesse.it , che mette a disposizione informazioni sugli eventi sportivi principali e sulle relative quote. Da qui è possibile capire le reali possibilità di promozione delle sei squadre in termini probabilistici. Quelle del Benevento dipendono principalmente dalle ultime gare in calendario e dal morale della squadra. Sul piano tattico è difficile ipotizzare grandi stravolgimenti in termini di modulo a campionato ormai concluso.

Il calendario dei giallorossi

Finale di campionato abbordabile per la squadra di Caserta che, ad eccezione della trasferta al Brianteo-U-Power di Monza, affronterà squadre dal destino parzialmente segnato. Pordenone spacciato.

La Spal non ha più nulla da chiedere. In mezzo c’è la Ternana di Lucarelli che invece sogna l’abbordaggio all’ultimo posto playoff. Lo scontro diretto con i brianzoli segna il passo dei sanniti: la possibile sconfitta sancirebbe la fine del sogno promozione diretta, già parzialmente compromesso dalla sconfitta di Cosenza, vero spartiacque della stagione.

Coefficiente di difficoltà delle ultime gare: medio-basso. Adesso la squadra di Caserta deve puntare soprattutto sulle motivazioni e sull’approccio corretto ad ogni gara. 

Il morale

Elemento nevralgico nella complicata stagione del Benevento, che ha speso moltissime energie sul piano mentale, complice un campionato altalenante che non ha mai rassicurato gli animi. Finora i sanniti hanno steccato troppe partite fondamentali. Il crocevia con il Cosenza è una di quelle. Conta recuperare le giuste motivazioni, concentrazione e spirito di sacrificio.

Il traguardo potenziale è vicino. Il morale della truppa potrebbe essere rinfrancato dal supporto dei tifosi, purtroppo marginale in questa insolita stagione. Per l’ex campione del mondo Graziani, la sparuta presenza dei supporter al Vigorito è legata probabilmente alla retrocessione dell’ultimo campionato ma si augura una rapida inversione di tendenza con le ultime gare decisive per la strega. Comunque vada, l’undici in campo ha il dovere di non commettere ulteriori passi falsi sul piano dell’approccio mentale. 

Il gioco dei sanniti

Discontinuo e parzialmente convincente. La squadra di Caserta ha alternato prestazioni straordinarie, come l’imprevista manita con il Pisa o la netta vittoria a Reggio Calabria, a debacle inaspettate.

Nel complesso la squadra non è mai riuscita seriamente ad imporsi sul piano del gioco soprattutto nelle gare con le avversarie dirette: negli scontri cruciali il Benevento ha portato a casa solo due vittorie con Lecce, Cremonese, Monza, Brescia e Pisa. Anche le gare con il Frosinone, ampiamente protagonista per lunghi tratti del campionato, hanno fruttato due sconfitte, di cui una interna clamorosa per 4-1.

Il gioco mancato, l’approccio tattico e mentale, hanno scalfito anche alcune partite abbordabilissime, tipo Ascoli in casa. Il Benevento di Lapadula, Forte, Insigne e Moncini ha vissuto le fortune alterne dei quattro attaccanti, che hanno contribuito in maniera inorganica ai successi della squadra.

A differenza del Lecce, protagonista con la coppia d’attacco Coda – Strefezza, quasi 25 gol in due, il Benevento ha perso anzitempo l’apporto di Lapadula con dieci gol all’attivo e trascinatore del Perù agli spareggi mondiali.

il gioco dei sanniti nelle ultime gare e negli eventuali playoff passerà anche, e soprattutto, per le giocate di Forte, Insigne e Moncini. In attesa di una eventuale e stabile collocazione di Petriccioni a centrocampo, il Benevento punta anche sulle giocate di Acampora, l’esperienza di Letizia e Ionita, l’estro ancora impercettibile di Farias e l’affidabilità di Paleari.