Cade dalla vespa, Lorenzo muore a 21 anni

Redazione
Cade dalla vespa, Lorenzo muore a 21 anni
Cade dalla vespa, Lorenzo muore a 21 anni

Cade dalla vespa, Lorenzo muore a 21 anni. Desenzano del Garda è in lutto per la tragica scomparsa di Lorenzo Bonacini. Il ragazzo, di appena 21 anni, è purtroppo morto per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 agosto.

Bonacini, molto conosciuto nel paese sulla sponda bresciana del lago di Garda dove gestiva col fratello un servizio di noleggio Vespa, era stato trovato ferito all’alba di giovedì sulla curva di via Vo’ da un automobilista, che aveva subito chiamato i soccorsi.

Il ragazzo era portato in ospedale in elicottero

Dalle ricostruzioni delle forze dell’ordine è emerso che il giovane era caduto da solo, senza il coinvolgimento di altri mezzi, mentre stava percorrendo a bordo della propria Vespa quel tratto di strada, riportando gravi ferite.

Per soccorrerlo era chiamato anche un elicottero che lo ha trasportato in condizioni critiche agli Spedali civili di Brescia. Purtroppo però i medici non sono riusciti a salvargli la vita e Lorenzo è morto poche ore dopo il suo ricovero in ospedale.

Grande il dolore di parenti e amici

Grande il dolore tra i famigliari e i tanti conoscenti del ragazzo, noto a Desenzano ma anche nei dintorni. Il giovane aveva frequentato le superiori all’Istituto tecnico-professionale “Luigi Bazoli – Marco Polo” di Desenzano fino al 2019.

E aveva poi avviato l’attività di noleggio scooter assieme al fratello. Tante le foto con amici sul suo profilo Facebook, e sempre sul social network sono apparsi anche i primi messaggi di cordoglio: “Rimarrai sempre nel nostro cuore – ha scritto una sua amica – Lolo ci hai spezzato il cuore! Riposa in pace”.

Gdf Como scopre lavoratori in nero in un camping

I Finanzieri della Compagnia di Como hanno trovato lavoratori senza contratto di in un esercizio commerciale a Montorfano (Como), all’interno di un camping attrezzato, durante un’ispezione congiunta con i poliziotti della Questura, impegnati nei controlli sul rispetto della normativa anti-contagio.

Durante l’intervento sono  scoperti due lavoratori “in nero”, italiani. Dagli accertamenti con l’utilizzo delle banche dati, le Fiamme Gialle hanno verificato che la ditta individuale non aveva provveduto ad alcuna comunicazione riguardo l’instaurazione dei rapporti di lavoro e gli adempimenti fiscali e contributivi.

Sono elevate sanzioni che, se sanate entro 120 giorni, ammontano a 3.600 euro, altrimenti possono raggiungere i 7.200 euro. Oltre alle contestazioni previste dalla normativa in materia di lavoro, è disposta dall’Ispettorato del Lavoro di Como-Lecco la sospensione temporanea dell’attività commerciale.