Cervinara: 25enne ai domiciliari

Redazione
Cervinara: 25enne ai domiciliari
Cervinara: 25enne ai domiciliari

Cervinara: 25enne ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Cervinara hanno sottoposto ai domiciliari un 25enne. Il giovane dovrà rispondere di violazioni della misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Tribunale di Avellino

l provvedimento, emesso dal Tribunale di Avellino, è scaturito a seguito di reiterate inosservanze agli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria. Le puntuali refertazioni da parte dei Carabinieri hanno fatto scattare a carico del giovane l’aggravamento della misura cautelare.

Dopo le formalità di rito il 25enne è stato associato presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari.Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta, tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

E’ deceduto all’età di 44 anni, stroncato da un infarto, nella sua casa romana, l’attore napoletano Libero De Rienzo. Nato a Napoli nel 1977, aveva intrapreso la carriera dello spettacolo sulle orme del padre, Fiore De Rienzo, che è stato aiuto regista di Citto Maselli.

Giancarlo Siani

Libero aveva vinto il David di Donatello nel 2002 e nel 2006, nel film Fortpàsc di Marco Risi, ha interpretato il giornalista napoletano Giancarlo Siani. Tra i suoi lavori successivi, ‘Smetto quando voglio’ (2014) e nel 2019 il film ‘A Tor Bella Monaca non piove mai’.

Trentamila euro per superare il concorso

Comincerà a settembre il processo per le 12 persone rinviate a giudizio dal tribunale di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi truccati.

I rinviati a giudizio

Il gup ha disposto il rinvio a giudizio per Giuseppe Zarrillo di Capodrise, ex dipendente del Ministero, Carolina Caiazzo, Rosalba Caiazzo, Carmen D’Angelo. Ed ancora risultano rinviati a giudizio  Giuseppe Claudio Fastampa, Caterina Iossa, Vincenzo Tolli, Anna Sorrentino, Andrea Barbato Vacchiano, Sabato Vacchiano, Andrea Vocaturo e Pasquale Vocaturo.

Secondo la tesi dell’accusa alcuni indagati promettevano ai candidati le risposte dei quiz per entrare nell’Arma dei carabinieri in cambio di denaro. Gli aspiranti militari erano pronti a sborsare fino a trentamila euro per superare il test.arcianise/Capodrise. Comincerà a settembre il processo per le 12 persone rinviate a giudizio dal tribunale di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi truccati.

A casa di Giuseppe Zarrillo, dipendente civile del Ministero della Difesa, in servizio a Capua ma residente a Capodrise, le forze dell’ordine trovarono un vero e proprio tariffario. Secondo la Procura della Repubblica avrebbe richiesto il pagamento di somme di denaro ad ex volontari in ferma breve dell’Esercito Italiano che volevano partecipare ai concorsi per il reclutamento nelle Forze di Polizia.

Le indagini hanno evidenziato che gli aspiranti soldati  si rivolgevano a lui nella speranza di ottenere tramite il suo interessamento facilitazioni di vario tipo finalizzate al superamento delle selezioni.

Un andazzo ben collaudato

Un andazzo ben collaudato, secondo le indagini e gli elementi raccolti. Da una parte si incassavano soldi facili. Dall’altra, tante persone che partecipavano ai concorsi venivano scavalcati da chi poteva già avere le risposte ai quiz.

Cosa succederà se queste persone verranno riconosciute colpevoli? Che destino attende chi ha usufruito dei loro aiuti ed ora, magari da anni, veste una divisa? Domande a chi, per il momento, non si può rispondere. La cosa certa è che, in questi giorni, tante persone tremano per il loro futuro.