Cervinara: cadde in Villa, Comune condannato anche in appello

Redazione
Cervinara: cadde in Villa, Comune condannato anche in appello
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Cervinara. Il 31 luglio del 2007 un ragazzo di tredici anni stava pattinando sulla pista della Villa Comunale di Cervinara. Il piccolo cadde rovinosamente a causa di una “buca” non segnalata. La caduta fu particolarmente grave, visto che all’ospedale Fatebenefratelli gli diagnosticarono una frattura pluriframmentata alla tibia destra.
I genitori del ragazzo, allora, portarono in Tribunale il Comune di Cervinara chiedendo un risarcimento di circa 25 mila euro.
Dopo sette anni, il giudizio di primo grado arrivava a sentenza. Il Tribunale irpino, nella persona del giudice Astianatte De Vincetis condannò il Comune di Cervinara al pagamento di circa 13 mila euro più gli interessi legali e le spese processuali (per altri 3.500 euro).
Il Comune, però, decise di fare appello, chiedendo la riforma della sentenza di primo grado e la restituzione delle somme pagate dal Comune (pari ad oltre 20.000 euro).
Il ragazzo, divenuto nelle more maggiorenne, decise, a seguito della notifica dell’atto di appello, di affidarsi all’assistenza legale dell’avv. Michele Florimo, il quale si costituì con articolata comparsa di risposta chiedendo l’integrale rigetto dell’appello e la conferma della sentenza di primo grado.
In totale accoglimento delle argomentazioni difensive svolte dall’avvocato Florimo, con sentenza depositata il 4 giugno c.a., la Corte di Appello di Napoli, quarta sezione civile, nella persona del Consigliere relatore Andrea Luce, ha rigettato integralmente l’appello proposto dal Comune di Cervinara, condannandolo a pagare le spese del grado (pari a 4.500 euro) oltre il versamento del doppio del contributo unificato.
L’estenuante contesa legale termina dopo oltre undici anni di contenzioso con la conferma delle legittime pretese del malcapitato cervinarese in ben due gradi di giudizio.